venerdì 31 dicembre 2010
Come vuole Dio
mercoledì 29 dicembre 2010
Sono interista, ma tengo alla Juve
martedì 28 dicembre 2010
Causa ed effetto
Vorrei subito fare una piccola digressione: la capacità umana di effettuare collegamenti causa-effetto è distintiva nei confronti degli animali. Da questa base, alcuni principi filosofici affermano che, nei comportamenti umani, c'è sempre un perchè, un "effetto" che si vuol ottenere da una "causa" (l'atto comportamentale) scatenante. Alla digressione aggiungo che Polibio distingueva fra "Aitia", la causa vera e profonda, "Archè", la scintilla ovvero la causa prossima, e la "Profasis, il pretesto ovvero la causa apparente.
Leggendo, e considerando la digressione di cui sopra, mi sono chiesto il perchè del comunicato. Ma facciamo un po' d'ordine.
Fatto numero uno: il comunicato stampa chiede le dimissioni dell'attuale amministrazione comunale sulla base dello smascheramento, operato dai recenti avvenimenti di cronaca giudiziaria, dei fondamenti che reggevano il "modello Bagnara", di cui l'attuale maggioranza si è sempre mostrata fiera continuatrice. Fatto numero due: alcuni elementi, eletti nel 2001 prima e nel 2006 poi nella lista del dott. Santi Zappalà e che nelle fila della sua amministrazione hanno ricoperto incarichi di notevole importanza, hanno nell'ultimo anno (a voler essere buoni) preso via via le distanze dalle azioni amministrative, uscendo qualche mese fa formalmente dalla maggioranza e riunendosi nella compagine "Bagnara nel cuore". In questo fatto, c'è però da dare atto che fanno parte di "Bagnara nel cuore" persone non direttamente coinvolte nell'amministrazione comunale e che in tempi non sospetti hanno iniziato a contrapporsi all'azione dell'amministrazione stessa, sorbendosi anche delle conseguenze indimidatorie.
Fatto numero tre: alcune settimane fa, il locale circolo del Partito Democratico, il PdCI nel suo esponente Sciglitano e "Bagnara nel cuore" medesima sottoscrivono quello che hanno chiamato "Patto per Bagnara".
Dati i fatti, quindi, e letto il comunicato, mi sono, ripeto, chiesto il perchè del medesimo (perchè spero un perchè ci sia), nel senso dell'Aitia che ha generato il comunicato, in quanto sia l'Archè che la Profasis sono evidenti. C'è da ammettere che negli ultimi tempi sono stato lontano dalle faccende del nostro Comune, e forse mi sono perso qualche puntata... forse sarà la mia "giovane età" (ho 32 anni, nel Regno Unito alla mia età si diventa Ministro degli Esteri, ndr) che in tanti mi ricordano, quasi fosse un elemento distintivo dell'incapacità di intendere e volere...
Date tutte queste "attenuanti", secondo il mio "giovane e modesto parere", tertiur non datur:
1) o il comunicato ha lo scopo di far risaltare, presso base e simpatizzanti, quell'anno di cui al "Fatto numero due" (ma allora perchè non è stato esplicitato? forse per non rendere troppo palese l'Aitia e minimizzare l'attenzione sulla Profasis?)
Cordiali saluti
Matteo
lunedì 27 dicembre 2010
Al volo
Le cose strane della vita
Mi sarei aspettato di leggere almeno una parola d'affetto invece da chi in questi anni da Santino ha avuto tanto e a lui dovrebbe qualcosa. Ma la gratitudine, si sa, non è di questo mondo. L'opportunismo si.
Avevo messo in conto
Io ti amo ma ti lascio qui a "Gambara"
Vuoi per natura, vuoi perché per taluni è sempre incomprimibile l'approccio dal coté come dire, deamicisiano delle vicende - di ogni vicenda - vuoi, infine, perché è difficile e soprattutto mal vista la pratica dell'arte di declinare, in ogni circostanza, la modalità caustica, cinica e tuttavia genuina di dare testimonianza alla verità alla maniera di Barney Panofsky.
Certuni cercano di fare stare insieme le cose (approccio deamicisiano e testimonianza della verità), credendo possibile ciò che possibile non è.
Ne vengono fuori prese di posizione da manicomio come quelle del tipo che si scambiano i fidanzati in procinto di lasciarsi: ti amo ma ti detesto; io ti amo, ma come cantava Vinicio Capossela, ti lascio qui a Gambara (voleva dire Gambarie perché cantava appunto a Gambarie); sei più dannoso della plasmopara viticola in un vigneto, ma ciò non mi impedisce di augurarti buon lavoro!
Di fronte a queste, che non fossero il preoccupante manifestarsi di una personalità bipolare, sarebbero anche delle gustose battute alla Paolo Rossi, quando fatte verso politici da politici in sempre provvisorio odore di santità sorge spontanea una domanda: chi le dice 'ste cose, sbagliava prima, quando s’era messo di traverso trascurando la dimensione umana dell'avversario-nemico, o sbaglia ora che coglie quel lato buono che prima s'era lasciato sfuggire e così facendo spalanca le porte, al sospetto che anche lui, all’epoca, avrebbe voluto tanto correre in aiuto del vincitore, solo che ( ahilui!) si trovava da un'altra parte?
Buone feste e un abbraccio affettuoso.
sabato 25 dicembre 2010
Io
venerdì 24 dicembre 2010
A un centimetro dal baratro
La vicenda giudiziaria farà il suo corso, si sente dire da più parti. Va sospeso chiaramente ogni considerazione di merito, aspettando gli sviluppi della stessa. Fatte decantare le emozioni sul piano umano, però, alcune incalzanti considerazioni di carattere politico sono d'obbligo.
1) In nome del nuovo corso (?) il governatore Peppe Scopelliti è stato inequivocabile, sconfessando pubblicamente l'operato di chi chiede voti alla 'ndrangheta. L'onorevole Angela Napoli chiede lo scioglimento del consiglio regionale. Su che piano si pongono le aggregazioni partitiche locali?
2) E' assordante il silenzio di tutti i partiti politici (così solleciti a offrire sponda alla magistratura in altre circostanze più lievi) e dei sodali dell'uomo politico tratto in arresto, che cautamente sembrano scaricare il problema all'insegna del motto "calati iuncu ca la china passa" o derubricare alla sfera privata il grumo delle accuse.
3) A questo proposito sarebbe opportuno capire se c'è vita nel Partito Democratico, aggregazione ancora troppo intenta a tracciare strategie a perdere, per rendersi conto del proprio scollamento dalla realtà effettuale.
4) La miriade di associazioni che insistono sul territorio non hanno proprio nulla da dire? Alla fine della fiera nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili.
5) Un altro lascito gravoso è la situazione contabile dell'ente comunale, di cui si disconosce la reale entità. Si può dire, a scanso di equivoci, che non c'è uno stato di dissesto finanziario?
6) Chi si candida ad amministrare può escludere aprioristicamente che in futuro farà a meno del consenso della criminalità organizzata o scenderà a compromessi per ottenere sostegno in termini di voti, superato il clamore del momento?
Il passaggio successivo, nell'imminenza di una tornata elettorale così incerta, non può prescindere dall'impegno in politica di chi giustamente oggi non ci sta a identificarsi nel sistema nel suo complesso, della cosiddetta società civile, che osserva voyeuristicamente il corso degli avvenimenti, filosofando onanisticamente sul sesso degli angeli, di giovani professionisti e laureati che si impegnino laddove gli amministratori delle generazioni passate, senza connotazioni di carattere politico, hanno clamorosamente fallito. Chi sfoga oggi il proprio furore iconoclasta e rivendica il ripristino delle normalità democratica ha davanti questa sfida e si trova a un bivio, a un passo dall'abisso. Se non ora, quando? La storia non assolverà nessuno.
giovedì 23 dicembre 2010
Levate il disturbo
martedì 21 dicembre 2010
Giudizi
Ok, vanno bene ora tutte le considerazioni su quanto è accaduto. Sia a livello generale - e intendo politiche, sociali e di (mal)costume - sia sulle prevedibili ricadute qui a Bagnara. Fermo restando il sacro corso della giustizia, valuti la gente le cose, allora. E dopo decida la gente se sia giunto il momento di cambiare nella gestione di questa cittadina ma, ancor prima, nel modo di fare politica, e anche di approcciarsi alle cose della politica. Ma, se è possibile, lo si faccia alla luce del sole, prendendo posizione. Non, com'è costume, omaggiando il potente di turno e poi gongolando alla sua caduta.
mercoledì 15 dicembre 2010
Sconcerto
martedì 14 dicembre 2010
C'è un problema smaltimento rifiuti
Prendiamo adesso atto, leggendo quello che tempestivamente scrive Costaviolaonline, che il problema c'è ed è piuttosto allarmante.
Vi si legge che il Comune si è attrezzato per fronteggiare l’emergenza e garantire nei limiti del possibile la pulizia del paese. E che si sta concertando un nuovo piano per la gestione della nettezza urbana che sarà accompagnato da una campagna informativa rivolta alla cittadinanza passando dalle famiglie e dalla scuola.
Bene!
PRIMO: Comincerà a fare caldo. La nostra Cittadina soffre già di irrisolti problemi legati all'ineguatezza delle fogne, invase da animali immondi e esalanti disgustevoli puzze. Se ci fosse un'emergenza rifiuti, si rischierà la salute pubblica oltre la fuga dalla località turistica (?!) di noi tutti emigrati e gli sparuti visitatori, credo con la felicità dei De Forte & C. ma anche delle bottegucce di alimentari, le lavanderie, i giardinari, ecc.
SECONDO: In Luglio e Agosto le popolazioni di: Lametino, Rosarno, Gioia Tauro, Palmi, Cittanova, Taurianova, Oppido Mamertina, Santa Eufemia e Sinopoli, Bagnara, Scilla (forse basta così) TRIPLICHERANNO il numero dei residenti e quindi triplicherà anche il fabbisogno di scaricare rifiuti. Ce la faremo? Questi tutti i dubbi e quindi le domande a cui vorremmo che gli amministratori rispondano.
E' una cosa seria e forse conviene che s'interessi la Regione a questo problema, visto che coinvolge più Province (diciamo tre?) e quelle che hanno nel loro territorio le discariche, non è detto che ci facciano sempre il favore. Ma vi pare logico e possibile che una Cittadina come Bagnara, oltre a quelle a noi vicine, debba scaricare nientemeno a Rossano? Ogni giorno? E quanto potrà durare?
E stiamo attenti: potrebbe verificarsi che qualcuno che non vorrà stare al gioco decida di eliminare la propria spazzatura in qualche discarichetta abusiva, con tutte le nocive conseguenze del caso.
Ogni tanto, se riuscissimo davvero a prevenire, non sarebbe male.
E non sarebbe male se i Bagnaresi, una volta tanto, scendessero dal piedistallo e verificassero se sanno ancora o no essere dei veri "cittadini".
lunedì 13 dicembre 2010
I nostri rifiuti
Ditelo prima
Si comprendono naturalmente le esigenze dell'Anas (ma, Dio Santo, li finiranno prima o poi questi lavori?!), ma è necessario che chi decide si faccia pure carico dei problemi e dei disagi dei cittadini, almeno avvertendoli per tempo.
martedì 7 dicembre 2010
Chiedo scusa a don Sarino Pietropaolo
venerdì 3 dicembre 2010
Musella. 4. E ultimo (forse)
giovedì 2 dicembre 2010
Musella. 3. Considerazioni sospese tra passato e presente
L'instancabile vizio della memoria di Tito è un esercizio di grande valore sociale e civile. Serve a ricordare ai più giovani una pagina buia, dolorosa, estinta. Gennaro Musella è stato assassinato dal patto tra cosche reggine e catanesi, ma anche, metaforicamente, ex post, da noi cittadini distratti, pavidi e ignari. Ovviamente da storico e appassionato di cose bagnaresi, Tito rimarca giustamente, a 28 anni di distanza come l'imprenditore sia stato ucciso due volte.
mercoledì 1 dicembre 2010
Musella. Per amore di verità. 2
Non so quanti a Bagnara avranno il coraggio di giudicare su questi fatti.
La seconda fase prevedeva la costruzione di "terrazzamenti" con funzione bipolare.
La terza fase prevedeva la valorizzazione dei terrazzamenti
Non credo comunque, caro Giuseppe, che ai Bagnaresi interessi più di tanto questa discussione. I Bagnaresi sono persone che vincono «a giochi fatti» e quindi è perfettamente inutile, come dicono in molti, contare sulle loro coscienze.
martedì 30 novembre 2010
Per amore di verità
giovedì 25 novembre 2010
Continuiamo a giocarci
Avevo già scelto i temi dell'affermazione della legalità, dell'incentivazione delle attività lavorative e del turismo, della salvaguardia del territorio e dei servizi socio assistenziali. Vediamo che idee hanno, se ne hanno, in proposito. Lo chiederei anche ai cittadini, invece lesti a scegliere divertiti tra nomi possibili e improbabili di candidati a sindaco. Cerchiamo di capire cosa ci serve e poi vediamo se c'è qualcuno in grado di guidarci.
domenica 21 novembre 2010
E che pensavate
domenica 14 novembre 2010
L'aeroporto che non vuole morire
venerdì 12 novembre 2010
Qua nessuno è fesso
giovedì 11 novembre 2010
Parco solare sud. Chi dice il vero?
mercoledì 10 novembre 2010
La terra dei primati
martedì 9 novembre 2010
Dovevamo essere propositivi
Ma non hai altro da fare?
sabato 6 novembre 2010
A proposito di messa in sicurezza dello Sfalassà
Interrogazione al Comune
La terra dei primati
giovedì 4 novembre 2010
Il Sud e l'Unità
giovedì 28 ottobre 2010
Anche casta, la casta costa
Celermente, ora
mercoledì 27 ottobre 2010
Misteri
mercoledì 20 ottobre 2010
Loro e noi
La frase del TG5 mi dà fastidio anche perché purtroppo sentiamo parlare di Calabria solo in associazione a termini come "malasanità" omicidio, sequestro, armi al porto di Gioia, adesso anche per episodi di schiavismo (vedi Rosarno).
Insomma, una pubblicità negativa per cui alla parola CALABRIA ormai in tutti quelli che non la conoscono da vicino vengono in mente le cose più turpi.
Così come alla città di Napoli molti, anche al sud, associano la parola "monnezza". Io non sono fra questi forse solo perchè ho avuto il privilegio di conoscere dal di dentro questa città nei suoi aspetti più belli.
Dire però che è sempre colpa degli altri, dei giornalisti, di quelli del nord, di quelli che per ignoranza ce l'hanno con quelli del sud, mi sembra sbagliato.
Un motivo ci sarà pure se si parla della nostra regione in certi termini. Ad esempio non avviene lo stesso per la Puglia, dove ci vanno un sacco di turisti da altre parti d'Italia.
Se poi l'incazzatura per il modo in cui viene rappresentato il sud, fosse pari a quello contro le persone che ci vivono accanto e magari si trovano in quella zona di confine tra la gente normale e la gente criminale...
martedì 19 ottobre 2010
Perchè se la prende?
domenica 17 ottobre 2010
A che serve?
sabato 25 settembre 2010
Oggi
giovedì 23 settembre 2010
Così ci salta l'economia
venerdì 10 settembre 2010
La nostra scuola
Così va il mondo
giovedì 9 settembre 2010
Intuizione da Nobel
martedì 7 settembre 2010
I fiori del male
sabato 4 settembre 2010
I cinici e i mascalzoni
domenica 29 agosto 2010
Inadeguato
giovedì 19 agosto 2010
Quegli alberi antichi
Rocco Nassi
E' stata appena presentata la seconda raccolta di poesie di Rocco Nassi "Pè comu parru scrivu. Amari penzeri" (Chiedete a lui il libro. Ma fate presto perchè ha tante richieste).
Ho detto lì, da lui amabilmente invitato a parlare, un paio di cose. Anzitutto che mi sorprende come gli venga facile raccontare in pochissimi versi situazioni, storie e persone. Rocco ha l’indubbia capacità di cogliere il senso di tante cose e di descriverlo con facilità, in maniera diretta, immediata e soprattutto gradevole. Le stesse riflessioni, le stesse considerazioni che faccio talora io o che ascolto da altri, lui le mette in versi. Con ironia bonaria, talune volte con sarcasmo, senza però volere mai dare l’idea di chiamarsi fuori, di pensarsi migliore degli altri.
Qualche settimana fa, ad esempio, gli ho chiesto di scrivere qualcosa su indesiderate presenze cittadine e del particolare costume che abbiamo a Bagnara di ricoprire le grate in strada con gli oggetti più disparati, quasi a nascondere il problema, anziché mobilitarsi per provare a risolverlo. Lui in un batter d’occhio ha composto I babbottuli. Questi versi non resteranno nella storia della letteratura, ma quando dice
…Nc’è cchiù d’unu senza cori
chi va stuppandu i balati,
e sti poviri turisti
sunnu spissu segregati…
coglie nel segno tanto più rapidamente ed efficacemente di tante sdegnate denunzie su giornali e siti internet.
Di ben altro spessore è Com’erumu. Rocco era venuto in possesso, attraverso Pino Barbàra, di una composizione di Pietro Milone, scritta nel maggio del 1907 e dal titolo Bagnara docet. Vi si esaltava la laboriosità e la ricchezza della Bagnara d'un tempo, detentrice di tanti primati sociali, economici e culturali. Ne ha preso spunto per raccontarci invece la Bagnara di oggi. Ha composto una sorta di controcanto, pieno di amarezza e rimpianti.
I babbottuli e Com’erumu sono due aspetti – uno giocoso e l’altro più impegnato - di una stessa attività che lo rende, me ne sono convinto, a suo modo una sorta di cronista.
Per questo ho detto pure che lui forse dovrebbe prendersi un pò più sul serio e convincersi (glielo hanno detto in tanti stasera) che questa forma di espressione che ha scelto può avere, qui da noi, una ricaduta culturale interessante.
giovedì 12 agosto 2010
Paese che vai
mercoledì 11 agosto 2010
L'idea mi piace
Natale Zappalà lancia l'idea - che lui dice anche folle (vero!) - del Progetto Agoghé. Lui sa di qualche dubbio che ho cominciato a nutrire sulla possibilità di coinvolgere altri, ma la cosa mi piace. La seguirò con interesse e piacere.
martedì 10 agosto 2010
Cosa ci manca, pure
giovedì 5 agosto 2010
Musica bella
Bagnarajazzfestival è appena nato. Vivrà solo un'estate o si confermerà nel tempo? Certamente i non pochi appassionati locali potrebbero dare una mano, organizzandosi in qualche modo per supportare l'evento. E non solo.
mercoledì 4 agosto 2010
Riflessione di una sera d'agosto
Con questa, le mie estati son 50. Ahime! E qui a Bagnara ce ne sono state di più memorabili.
venerdì 30 luglio 2010
giovedì 29 luglio 2010
Pubblicità
martedì 27 luglio 2010
Nel traffico
sabato 24 luglio 2010
Pensieri liberi
giovedì 15 luglio 2010
Chiamale come vuoi
Dannate meduse, che ci stanno mandando a monte (anche loro!) l'estate. Vi ripropongo due contributi di Giovanni Musumeci, Occhio alle meduse e Le meduse, regine dei mari.
mercoledì 14 luglio 2010
martedì 13 luglio 2010
La calda estate
venerdì 9 luglio 2010
Chiuso per sempre?
A giorni è della Madonna del Carmine. Da noi è il cuore dell'estate (e non me ne vogliano quelli della sponda opposta). Colgo l'occasione per ricordare la vicenda ormai annosa del Museo "Angelo Versace".
giovedì 8 luglio 2010
Il mare è blu
Qualcosa non va se a questo punto dell'estate continuiamo a trovarci tutti i giorni (e in orari ormai precisi) il mare lurido. Funzioni o no il nostro depuratore cittadino, provenga quella schiumarola dai containers diretti al porto di Gioia Tauro o dai centri vicini, cambia poco. Scendi in spiaggia a cercar refrigerio e non puoi bagnarti perchè l'acqua è sporca. Non so se sia ormai tardi, ma si provi a capirne le cause e provare a risolvere il problema. Perchè il guaio non è solo la ricaduta turistica (?), ma il nostro stesso piacere. Ci togliete il mare, che ci resta?