Ho letto lo scritto di Angelo Panebianco sul Corriere di oggi sull'Unità d'Italia e i mali del Sud. Questo mentre ancora riecheggiano le inequivocabili parole di Pino Aprile, autore di Terroni, a Bagnara.
Antitetiche sono le due posizioni. Io però trovo affatto non trascurabile il passaggio dello stesso Panebianco in cui scrive che ... questa forma di secessionismo culturale danneggia il Sud (...) ... Perché giustifica e perpetua l’irresponsabilità delle classi dirigenti meridionali e garantisce in questo modo l’impossibilità di una svolta. Sembra che ci sia una sorta di «blocco sociale» composto da classi dirigenti che, spesso, hanno assai male amministrato e di classi colte che tengono loro bordone mal consigliando e mal giustificando...
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