venerdì 30 dicembre 2011

Il post di fine anno


Da tempo riflettevo sulla necessità di scrivere qualcosa qui per le feste, per la fine dell'anno. I motivi, i temi, sarebbero pure tantissimi, ma forse è la voglia, l'entusiasmo che si è smarrito. Sono sempre più convinto che le cose dette, predicate quasi, in rete non abbiano alcuna ricaduta utile nella vita reale, nella politica (quella buona, per intenderci). Serve a qualcosa dunque continuare a scriverne?
Di più, è il senso stesso di questo strumento - il blog - che si è modificato; ha perso forza, a vantaggio di altri, più diretti e istantanei, come FB e Twitter.
La lettura di due scritti di recente mi ha però in un certo senso aiutato a rivedere la mia posizione, rialimentando il desiderio di riprendere il filo del discorso.
Il primo pezzo è sul blog, sul senso stesso di scriverci. ...chi ha continuato ad aggiornarli lo ha fatto prima di tutto per proprio piacere personale. Perché aveva un gruppo anche piccolo di persone che seguivano quanto scrivevano. O anche perché bloggare stanca ma è un esercizio di privatissima libertà... Leggetevi, se vi va, Mantellini.
Di Giusva Branca, su Strill.it, avevo conservato invece un articolo dello scorso novembre. Rilancio questa sua amarissima riflessione, come se l'avessi fatta io (che non sono altrettanto capace di scriverla).
Buon anno!

martedì 6 dicembre 2011

Parole fuori luogo


Ho letto la quanto meno irritante dichiarazione di Scopelliti e la dignitosa replica di Franca, moglie di Santino Zappalà.
Al di là della vicenda giudiziaria e politica, continuo a seguire silenziosamente ma con immutato rispetto la vicenda umana e familiare di un uomo che sta scontando la propria pena.
Mi piacerebbe invece adesso sentire qualcosa da chi a Zappalà è stato accanto in questi anni, in politica e nell'amministrazione di questa cittadina, e che forse potrebbe ritenersi altrettanto "infastidito" da parole fuori luogo.

sabato 26 novembre 2011

Esercitazioni ed esercizi


Ci sono le esercitazioni, quelle vere, in cui ogni operatore e magari ogni cittadino ripete procedure per verificarne efficienza e bontà di ogni meccanismo. Per prepararsi contro ogni calamità sono ritenute universalmente indispensabili. Giappone, USA, Olanda fanno scuola. 
In Italia, terra sismica, ne siamo colpevolmente in ritardo. Anche perchè, da noi, ci sono le parate, sorta di esercizi di scena, operazioni di dubbia utilità. 
Stamani, sulla Statale 18, all'inizio della rampa dello svincolo A3 di Scilla, uomini e mezzi di ogni corpo (persino un motoscafo della Guardia Costiera), si mostravano a se stessi, a giornali e tv e persino a una scolaresca, stupìta come può esserlo l'infanzia nell'assistere alla discesa da un elicottero di un operatore di soccorso.
E si mostravano ai tanti automobilisti, ignari dell'allerta tempestivamente data in rete e sui media, fermati loro malgrado come me a pochi metri da quell'imbocco, prima sorpresi per quell'ennesimo blocco stradale, preoccupati per una temuta nuova frana o un malaugurato incidente e poi invece rimasti "contrariati" per quell'operazione ritenuta dai tanti forse fuori luogo.
Sì, perchè l'esercitazione del personale tecnico - se ne discuteva lì - potrebbe forse esser fatta (forse meno pomposamente) anche altrove, in una zona tecnicamente interessante e senza condizionare la popolazione, come in quel punto così nevralgico per tutti noi; e di sabato mattina, oltretutto.
A che serve però discuterne, se offesi e interdetti per queste contestazioni qualunquiste essi stessi ti rispondono che all'estero si esercitano ogni mese? Ma si esercitano sul serio, vorresti incalzarli, o si esibiscono, anche e soprattutto per mostrare al mondo che ci sono, diligenti ed efficienti? 
Perchè, vedete, loro la loro bella esercitazione l'hanno fatta. Si sa mai che si metta a piovere...

martedì 15 novembre 2011

Isolati

Cinquanta minuti per attraversare Porelli, dalle 12,30 alle 13,20. Oggi, martedì, giorno di mercato, coi mezzi degli ambulanti che risalivano verso nord ( la strada verso Scilla rimarrà chiusa chissà per quanto tempo), i pullman di linea e le auto che si incrociavano nei già stretti tratti della statale, occupata da auto in sosta (anche in curva) su entrambi i lati. Follia collettiva. 
Tra i tanti tavoli tecnici, in uso anche qui ormai, un altro in più, magari. Oppure un bel convegno. Così, per mostrare che ce ne interessiamo.

mercoledì 26 ottobre 2011

Lì però è diverso


Solo poche settimane fa avevamo tirato in ballo le Cinque Terre come modello esemplare a cui fare riferimento per una auspicabile crescita economica (e non solo) della nostra Costa Viola. Oggi quella parte d'Italia paga un tributo, anzitutto in vite umane, per la sua conformazione geografica e per scelte urbanistiche e politiche (ce lo diranno domani gli esperti) poco oculate.
Lì però, vedrete, avranno modo subito di girarsi le maniche e di risollevarsi, per tornare a rendere quei paesi di nuovo piccoli gioielli. 
In queste circostanze a me tornano alla mente le storiche controversie sulle mancate ricostruzioni post-terremoti e\o varie calamità qui da noi, nel Sud. Continuiamo a leccarci ferite antiche. La gente e i vari governi locali continuano ad invocare e attendere fondi prebende e aiuti, spariti altrove.
E' una differenza sostanziale, tra noi e loro. 
E la prossima estate i frequentatori oggi tristi delle Cinque Terre vi torneranno entusiasti, mentre noi qui continueremo a piangerci addosso.

domenica 16 ottobre 2011

Ci meritiamo quello che abbiamo


Silvana Ruggiero interviene nella discussione che da qualche giorno stiamo provando a condurre con B. Sofia e Mimmo Lopresto. La ringrazio (GB)

Vorrei dire la mia su quanto asserito in questi giorni da Giuseppe, Benvenuto e Mimmo. 
Parto proprio con l’ultima frase dell’intervento di quest’ultimo: ...sicuramente arriveranno tempi migliori.
Se la si pronuncia con ottimismo, complimenti per riuscire ad essere ottimisti per Bagnara; se la si pronuncia come una speranza, diviene allora un disperato appello al proprio auto convincimento, secondo il quale, nonostante tutto, io voglio, spero, credo, devo…
Sappiamo tutti che a Bagnara non mancano personalità di spicco, capacità, professionisti, potenziali sociali e politici. Non è però la carenza di menti in grado di pensare e di governare il problema di Bagnara. Paradossalmente il problema sta nel potere del suffragio universale, il diritto assoluto di ogni cittadino che gode di diritti civili e politici. Proprio questo potere-diritto, non regalato, non comprato, ma datoci per naturale forza di legge, anziché essere la cartina al tornasole della società, una sorta di piano regolatore per chi ci debba amministrare, diviene invece il problema numero uno di Bagnara, il Caino delle nostre aspettative, delle nostre speranze, del nostro futuro. Chi sta alla maggioranza e chi sta all’opposizione non sono “abusivi”, hanno diritto a stare lì perché il diritto al voto della gente ha dato loro mandato a stare esattamente dove si trovano.
Io francamente sono annoiata di sentire sindacare sulle persone, sui gruppi, sui partiti… Il problema sta a monte non a valle. Non possiamo lamentarci perché non passa un mal di testa se non abbiamo preso degli antidolorifici e non possiamo pensare di fermare l’acqua che scorre, dallo scarico e non dal rubinetto. Non possiamo celare dietro mugugni, critiche, malumori e rivendicazioni, quella  grande responsabilità civica di chi - esercitando il suo diritto al voto-  ha ridotto in prossimità dello zero la speranza di cambiamento e di crescita.


Caro Giuseppe, ti sorprendi che non si fa alcun accenno alla chiusura dell’Ospedale di Scilla. Non c’è mai stata tanta inerzia e tanto silenzio da parte dei nostri amministratori politici su un tema così socialmente delicato ed  importante. In compenso si è tutti andati a Cosenza, come affettuosi compagni di merenda a rendere merito al Governatore. I nostri genitori credo siano le persone più importanti assieme ai nostri figli della nostra vita, eppure quante volte abbiamo criticato i loro consigli e le loro scelte (lungi da me a voler paragonare il Governatore quale  babbo di tutti gli iscritti al PDL in Calabria, anche perché i padri ascoltano i figli). Invece il proselitismo di massa fa diventare ubbidienti e guai a contraddire le sue scelte; in politica non esiste la parabola del  “Figlio Prodigo “.
Siamo ostaggio di noi stessi, della nostra non libertà, del nostro non coraggio. Può darsi che a Bagnara prima o poi arriveranno tempi migliori, intanto ci meritiamo quelli peggiori! 

sabato 15 ottobre 2011

Cari Giuseppe e Benvenuto

Da Mimmo Lopresto ricevo e pubblico un intervento che fa seguito ai due miei precedenti posts e ai relativi commenti di Benvenuto Sofia (GB)
Cari Giuseppe e Benvenuto, ho appena letto il vostro scambio di opinioni a proposito di Patto per Bagnara e partecipazione. Benvenuto, commentando la generica “proposta per Bagnara” del Patto, ha parlato di “pseudo opposizione” e di “pseudo politica”. Anch’io ho assistito all’ultimo Consiglio comunale e non è stato difficile constatare che la minoranza è apparsa spaccata in due opposizioni, una moderata, l’altra alternativa che nei fatti sembra averne assunto la leadership. Ciò che preoccupa è che questa situazione potrebbe pesare anche sul futuro del centrosinistra non potendo escludere l’ipotesi che il suo tradizionale elettorato sia disorientato dal silenzio riflessivo del PD, maggior partito del centrosinistra, che, forse perché in attesa della stagione congressuale, sembra aver smarrito la propria visibilità in consiglio comunale e nel paese. E’ ragionevole augurarsi che il Pd riprenda l’iniziativa politica, dichiari chiusa l’esperienza con il Patto, metta al centro della sua azione politica un nuovo progetto politico e programmatico, ricostruisca i rapporti con i soggetti che si riconoscono nell’area del centrosinistra, promuova un’ampia alleanza con la società civile fondata sul rapporto unitario con Sel.
“Coinvolgere nella partecipazione quanta più gente possibile” ha scritto Benvenuto rivolgendosi ad uno scettico Giuseppe. Anch’io sono convinto che la partecipazione dei cittadini alla vita politica, attraverso i partiti, l’associazionismo e l’impegno quotidiano, è un valore fondamentale per la crescita civile della comunità. E’ anche compito della politica organizzare e sostenere la partecipazione dei cittadini perché è così che si rafforza la democrazia.
Purtroppo, appassionarsi di questi tempi di politica non è facile: il clima politico in Italia è tutt’altro che sobrio, si è indebolito il ruolo dei partiti e la personalizzazione nei rapporti politici ha accentuato la loro crisi moltiplicando il fenomeno delle liste civiche, il senso di appartenenza e l’identità politica sono a volte considerate cose superflue, il già difficile rapporto tra eletti ed elettori è esasperato dalla crescente impopolarità dei costi della politica. Non serve però scoraggiarsi o gettare la spugna. Oggi per molti che vorrebbero dedicarsi all’impegno politico, il problema vero è trovare un luogo dove condividere con altri valori, idee, progetti. Il quadro complessivo non è incoraggiante, anche a Bagnara. Sicuramente arriveranno tempi migliori…

venerdì 14 ottobre 2011

Senza luce


Partecipare per credere mi ha scritto Benvenuto Sofia a chiusura di un proprio commento al mio post di ieri sul Patto per Bagnara.
Beato lui, ho pensato. Beato lui che ha ancora voglia di partecipare, di farsi carico. Che non ha perso la fiducia nella possibilità di agire per mutare le cose. Di più, che ha ancora speranza che qui la gente cominci a cambiare.
Ho perso da qualche tempo questo spirito. Oggi rivolterei le sue parole in credere per partecipare.

giovedì 13 ottobre 2011

La proposta per Bagnara


Il Patto per Bagnara "incalza" la maggioranza. E ne sollecita genericamente un forte e determinato impegno su sei punti. Nessun riferimento però alle vicende dell'ospedale di Scilla e le problematiche del primo soccorso a Bagnara. Occasione perduta. Un'altra.

mercoledì 5 ottobre 2011

Porta a porta?

Probabilmente per assuefazione al brutto sfugge ormai ai più che le tante minidiscariche createsi nel corso dell'estate e di questa calda appendice pre-autunnale fanno schifo. Notate i cumuli di spazzatura abbandonati, con cura però, agli angoli, quelli un pò più lontani dalle abitazioni, "terra di nessuno" insomma? E sì che si impegnano a raccoglierli quelli del Comune con inconsueta celerità, che potrebbe sensatamente indurci a pensare di tenerceli davanti al proprio portone di casa. Invece no, perchè siamo evidentemente predisposti a infischiarcene (per non scrivere strafottercene) del bene comune.  
Resta è vero il problema - per il quale francamente non ho risposte - di individuare il miglior sistema di raccolta dei rifiuti urbani (se usassimo ognuno davanti casa un bel contenitore di plastica da far svuotare, la raccolta porta a porta sarebbe forse l'ideale). Sono però dell'avviso che nessun metodo sarà mai quello ottimale finchè ogni cittadino non si farà carico di collaborare e finchè, ahi ahi, le autorità preposte non decideranno di perseguire seriamente chi infrange le regole.

domenica 18 settembre 2011

5 Terre?

Leggo stamane l'intervento del delegato alla politiche ambientali di Energia Pulita - Sinistra per Bagnara, che invita a immaginare un futuro con la ''Costa Viola'' come le ''Cinque Terre'' della Liguria. Vero che se ne parlava già nel lontano 2001. E qualcosa ne scrisse, anni fa, il dott. Giovanni Musumeci. L'idea, non c'è che dire, è affascinante. Sarebbe la ricetta risolutiva di tutti i nostri mali.
Ma se è vero che la politica seria (come quella di E.P - Sinistra per Bagnara) deve immaginare e provare a realizzare progetti "utopistici", è altrettanto vero che deve fare i conti, come tutti coloro che hanno a cuore questa terra, con la realtà.
Con la realtà "antropologica", se mi consentite. Perchè qui ambiremmo - paragone calcistico che calza a chi come me tiene ai colori nerazzurri - a vincere il campionato, ma abbiamo una squadra (e intendo l'intero bagaglio di risorse umane di Bagnara di questa fase storica; e mi ci metto anch'io) con la quale stiamo precipitando (o ci siamo già) nelle serie inferiori.
Bene pensare alle grandi cose, ma credo che adesso serva un capillare lavoro pedagogico di ricostruzione, su di noi.

giovedì 15 settembre 2011

Blowin in the wind

Non riesco a star dietro ormai agli incontri (e) dibattiti che vengono organizzati - alla presenza delle autorità (altrimenti niente incontro dibattito) - a Bagnara. Se si realizzasse il 10% delle cose belle dette in così tante occasioni saremmo un posto da sogno. Ma le parole soffiano nel vento o, più terra terra, le chiacchiere son chiacchiere...

lunedì 12 settembre 2011

Tarantelle e feste di piazza

Io questa la leggo come una sofferenza verso una tradizione musicale e più in generale una cultura popolare legate a usi costumi e mentalità che hanno segnato inesorabilmente l'essere calabresi e che per molti di noi sono un fardello.

sabato 3 settembre 2011

Cosa mi sfugge?


Se non riesco a cogliere di questa cittadina le magnifiche sorti e progressive può darsi che sia colpa mia. Può darsi? 

Come ce ne curiamo

Avevo segnalato nei giorni scorsi le notizie riguardanti il morente ospedale di Scilla, commentandole sottolineando come ...non la cittadinanza, come sempre poco interessata a questo tipo di vicende, non gli amministratori, così presi tra una manifestazione culturale e l'altra stiano manifestando la benchè minima preoccupazione. E mentre siamo costretti a prendere atto che sull'ormai ex nosocomio è calato un tristissimo sipario (avremo modo prossimamente di affrontare - spero con qualche utile commento - le tematiche relative alla chiusura e più in generale alle scelte di politica sanitaria), mi turba sempre più notare come non vi sia (tranne su qualche organo di stampa locale) alcuna presa di posizione. Tanto meno della cittadinanza, cui toccherà a breve pagare un pegno altissimo.
Diciamoci la verità, altrove accadrebbe una cosa del genere, passerebbe così sotto silenzio una decisione simile? Ce la prendiamo come sempre solo coi politici o cominciamo ad accettare l'idea di una nostra corresponsabilità?

mercoledì 24 agosto 2011

E' disfattismo questo?


Via Nastari, 24 agosto c.a.

Un attimino

Il tempo appena per riflettere sul caos e il disordine di quest'estate (ormai - forse grazie a Dio - alle spalle). Siamo sicuri che qui questi scarsi 40 giorni non possano in futuro essere programmati e gestiti meglio (penso tra l'altro alle tante sparse minidiscariche di rifiuti e alla viabilità)?

venerdì 5 agosto 2011

Alle 7,23...

Ne avevo scritto in passato. Ora vi segnalo che stamane l'ambulante di peperoni-puma-patati all'Arangiara vandiava alle 7,23. E' un record! Ed è turismo anche questo.

sabato 23 luglio 2011

Le cose mai realizzate

Tra le mani mi è capitato un vecchio numero de L'Obiettivo, rimpianto periodico della Bagnara che fu. Mi manca la prima pagina col frontespizio e ho avuto difficoltà a individuarne la data di pubblicazione, ma credo - dalla lettura di alcuni passi - risalga al 1982. Trent'anni fa. 30 anni sono forse due generazioni di uomini e donne.
Mi sono preso la briga di riprodurre allo scanner due articoli di quel giornale ingiallito dal tempo e dall'umidità. Si scrive della costruzione del liceo scientifico e del palazzetto dello sport (c'è in verità anche un pezzo del caro Tito Puntillo che potrebbe essere stato scritto ieri sera). Sono sempre più certo che fra trent'anni ne scriveranno ancora. 

venerdì 15 luglio 2011

Aspra Calabria, ancora

Mi occupo ancora di Aspra Calabra e degli interventi che sono seguiti alla sua ripubblicazione. Oggi ho letto una replica di Aldo Varano che, definendo la scelta di Rubbettino di riproporre il lavoro di Bocca un "incidente culturale", ha scatenato diverse reazioni. Sostiene cose anch'esse interessanti e condivisibili.
Nei giorni scorsi aveva scritto Vittorio Cappelli, direttore della collana “Viaggio in Calabria”, in cui compare ora il testo di Bocca, che sostiene che ...Per capire davvero (la Calabria, ndr), ..., occorrono sia l'estraneità che la vicinanza, sia la freddezza che il calore. Sia la ragione che il sentimento, potremmo dire ancora, sia la condivisione che la presa di distanza. Solo così si può pensare di decifrare il mix micidiale di arcaico e post moderno della Calabria più recente (Cersosimo), la novità di territori locali globalizzati, non più leggibili in termini di arretratezza (Perna). Ecco, ho l’impressione che in questa discussione qualcuno non riesca a prendere le distanze. Che la reattività dell’orgoglio ferito impedisca di guardare dritto al cuore dei nostri mali e, ancor più, vieti la possibilità di sopportare la durezza dei giudizi altrui. Tutti gli intervenuti conoscono certamente la Calabria dall’interno e dunque a Bocca, ma anche a Scalfari, ribattono sottolineando la complessità della Calabria, richiamando i suoi dinamismi interni, sia in prospettiva storica che nella sua attuale articolazione sociale, e rammentando, infine, gli infiniti torti subiti. Ma così ho il timore che si corra il rischio di camminare su un crinale, da cui si può facilmente cadere in quell’eterno vittimismo autoreferenziale, che non è di sicuro la strada migliore per illuminare i nostri “mali oscuri”... Ma credo che non si possa assecondare chi taccia di “piemontese” Giorgio Bocca (e, forse per non farne un caso personale, anche Norberto Bobbio). Così facendo, finiamo diritti in braccio alle ottocentesche “briganteidi” di Nicola Misasi e ai novecenteschi “terroni” di Pino Aprile. E non ne abbiamo alcun bisogno....
Sulla falsariga di Cappelli interviene Domenico Talia ...Faremmo tutti un errore nell'assumere un atteggiamento difensivo rispetto agli scritti di Bocca, magari affidando ad altre e lontane responsabilità le colpe per le difficoltà antiche e moderne della Calabria e del Sud d'Italia. Come se noi fossimo privi di responsabilità per il difficile stato di cose della nostra terra e tutto fosse determinato a Roma, a Milano o a Torino. Al contrario, siamo tutti responsabili in Calabria, ognuno per la propria parte, ed in misura più o meno simile ai molti responsabili di tante arretratezze della Calabria che stanno a Roma, a Milano o a Torino. Per queste ragioni non è certo l'alienazione dalla responsabilità o addirittura dalla colpa che può migliorare la situazione di un regione che è in forte difficoltà, ma che nel contempo non è l'inferno, perché presenta tanti aspetti positivi che spesso da Roma o da Milano non vengono visti o quando vengono visti generano una ipocrita sorpresa, quasi che in Calabria non possano esistere cittadini, imprese o fatti virtuosi e in tanti casi anche di eccellenza. ...Tuttavia, nessuno in buona fede può pensare che il mare sporco, la violenza barbara delle faide, i voti acquistati per 100 euro, le case costruite in ogni dove e mai finite, le 'ndrine, i mille clientelismi a cui assistiamo quotidianamente, siano colpa di Giorgio Bocca...
Allo stesso modo, dobbiamo imparare che rispondere soltanto con il consueto e trito orgoglio di meridionali alla ostentata superiorità di qualche giornalista piemontese non serve a rendere migliore la nostra regione. Sono i fatti quelli che contano e pesano, molto più delle parole e dell'alterigia. Impariamo ad assumerci le nostre responsabilità e saremo più credibili quando richiameremo le classi dirigenti nazionali alle loro responsabilità che sono molte o quando ricorderemo a giornalisti, anche prestigiosi, che anche da parte loro è necessaria e dovuta una onesta attenzione per una regione che è ancora schiacciata tra uno Stato e una politica nazionale che non si interessano ad una terra di margine come la nostra e che spesso sono stati alleati o dirigono le tanti classi dirigenti calabresi subalterne al potere centrale e che hanno costruito e mantenuto il loro potere locale sulle clientele e sul bisogno tenendo la Calabria lontana dallo sviluppo. Questi signori hanno certamente più colpe di Giorgio Bocca nel dileggio della Calabria.
Ma sono alcuni passaggi del contributo di Domenico Minuto che forse offrono spunti più stimolanti ...Eugenio Scalfari riflette angosciato su tante realtà di inciviltà e cattiveria che ci sono oggi in Calabria, affermando che “la zoologia è cambiata, ma i cuori sono sempre di tenebra” e concludendo che si può soltanto sperare “che alla fine la brava gente vincerà”. Non crede che ciò avverrà e nemmeno io ci credo, ma la virtù della speranza è un dovere. Tonino Perna, invece, afferma che stia emergendo un altro Sud... A me sembra che anche e, per quanto ci riguarda, soprattutto in Calabria, si apra sempre più il divario fra ciò che si proclama e ciò che è, e non solo nel campo politico e commerciale, ma in quello dei servizi pubblici e privati, nella scuola, nei beni culturali, per non dire del lavoro nero e di una diffusa crudeltà verso gli immigrati, compensata, è vero, da tanti episodi di affettuosa accoglienza. ...Se non usciamo dal nostro provincialismo, fatto di arrogante incompetenza, fraudolenta faciloneria, omertà e nello stesso tempo incapacità di collaborare assieme, sollecitandoci reciprocamente a fare meglio, come calabresi non abbiamo più motivo di esistere.

lunedì 11 luglio 2011

La Calabria e i calabresi

Continuo a segnalare su bagnararc.it gli interventi che seguono alla pubblicazione su Il Quotidiano della Calabria della prefazione integrale di Eugenio Scalfari al libro di Giorgio Bocca "Aspra Calabria". Ne colgo di più o meno interessanti, più o meno condivisibili. Non credo, come si scrive stamani, che la pubblicazione di “Aspra Calabria”, presentata anziché come documento da far conoscere, come saggio legittimato dalla prefazione di Scalfari, costituisca un incidente culturale; al contrario a me - per quel che vale - sta servendo per confrontarmi su giudizi e pregiudizi. Più di tutti sull'idea di un male oscuro che affliggerebbe noi e la nostra terra. Quel male oscuro, cito ancora dallo scritto di oggi, che Bocca e Scalfari individuerebbero proprio nei calabresi. ...Sono loro il male oscuro, la radice del proprio disgraziato destino. E' la loro incontenibile e incorreggibile tendenza a delinquere, a uccidere qualsiasi speranza: non ti curar di loro ma guarda e passa...

martedì 28 giugno 2011

Bellissime parole...

Benvenuto Sofia invia una risposta alla nota del Patto per Bagnara Se il buongiorno si vede dal mattino

Bellissime parole:  “concordata con le altre opposizioni….. dialogo tra le istituzioni, le parti sociali…. Società civile…… “NESSUNO ESCLUSO”… scelte responsabili…. Interesse della collettività…..
Intanto nell’ultimo consiglio comunale vi siete votati tra di voi i componenti di minoranza delle commissioni escludendo il rappresentante della lista Energia Pulita – Sinistra per Bagnara, in spregio alle norme e soprattutto al concetto di democrazia.
E la motivazione qual è stata?: “Voi avete preso 500 voti quindi non contate un cazzo”. Quindi, prima di contestare la regola che secondo voi attuerebbe la maggioranza: “ho vinto, faccio quello che voglio”, rivedete con umiltà la vostra concezione del vivere civile e della democrazia.
Cordialità, Benvenuto Sofia – cittadino

sabato 25 giugno 2011

Sugli spazi pubblici decidiamo insieme

Ninì Gramuglia e Sinistra Ecologia e Libertà sollevano tre questioni politiche e civiche. Presentano due interrogazioni al sindaco, sulla questione dell'occupazione di spazi pubblici e sul funzionamento del poliambulatorio ASP, e tornano su quella che ritengono l'illegittima convocazione delle commissioni comunali, inviando, questa volta indirizzato al presidente del Consiglio Comunale, un secondo ricorso.
La questione dell'occupazione (spesso selvaggia) delle aree e degli spazi pubblici a Bagnara è tornata in auge dopo la concessione all'Hotel Vittoria di parte di piazza Marconi. La scelta è contestata da parte di cittadini e dal gruppo consiliare del Patto per Bagnara.
Quasi ogni estate su questa vecchia storia delle concessioni degli spazi è polemica, sempre comunque tassativamente strisciante, com'è d'uso tra di noi. Quest'anno la diffusione del mezzo tecnologico l'ha portata invece addirittura sulle pagine di facebook. Meglio! Fatto sta però che continua a rappresentare una piaga che ammorba il corpo ferito di questa cittadina. In un posto normale si considererebbero tutti gli aspetti (vocazione e strategie turistiche, necessità commerciali, legittimità, fruibilità degli spazi, vivibilità, decoro urbano) nell'elaborazione di scelte che devono essere generali e definitive e non occasionali. E a queste scelte i cittadini (in un posto normale, ma anche qui, sapete) hanno il diritto-dovere di partecipare e non delegare (per poi lamentarsene). Avremmo per questo anche gli strumenti a disposizione. Il  referendum civico, ad esempio.

venerdì 17 giugno 2011

Cuori e menti nuove

Seguo per interesse professionale oltre che umano la discussione suscitata da questa lettera scritta da una donna di Reggio, che denuncia quanto accaduto al proprio figlioletto agli Ospedali Riuniti della Città. Oggi su Strill.it leggo la risposta, umana e garbata, del dott. Doldo, noto medico di quella importante struttura sanitaria.
Chi non ha avuto purtroppo occasione di sperimentare senso di smarrimento e di rabbia ritrovandosi suo malgrado a contatto con le realtà della nostra sanità? Grande e comprensibile è la tentazione di fuggire altrove appena sfiorati dalla necessità di cura.
La civiltà di un popolo si misura dalle cure che sono rivolte ai bambini scrive il dott. Doldo a conclusione della sua lettera. Aggiungerei che il popolo civile dovrebbe considerare l'ospedale il luogo più sacro della Comunità (e ho avuto modo di verificarlo, all'estero in particolare), ancor più forse di chiese e cimiteri. Da noi è invece spesso ridotto a girone dantesco, con venditori profittatori e questuanti d'ogni tipo. Prima ancora che riforme e discipline codificate ci servirebbero cuori e menti nuove.

PS: Leggo ora quest'altra lettera, sempre su Strill.it, che a me pare rimarchi quella necessità di nuovi cuori e menti di cui ho scritto.

lunedì 13 giugno 2011

Che sarà di noi

La mia idea della partecipazione al referendum è che mentre, a sinistra come a destra, al Centro-Nord si partecipa (i temi scottano, comunque, e la gente ne è comunque coinvolta), qui invece non frega a nessuno. Come spiegare altrimenti questi dati (che poi ci ritroviamo simili per ogni elezione e referendum)?
Dico allora che se qui al Sud c'è qualche problema è pure perchè la gente di democrazia e partecipazione non ne mangia. Dura immaginarci un futuro, così.

giovedì 9 giugno 2011

La Calabria che non è

Torno sullo spot coi Bronzi. Se ne sta scrivendo tanto. E tra le tante cose lette, condivido questo passaggio letto qui.
...A infastidire, piuttosto, è l'idea di una Calabria "smart" che vuole promuoversi. E che "smart" non è: non si ridicolizza nulla - come paventato da Callipo - né trattasi di svolta epocale nella capacità comunicativa della regione: semplicemente, un'idea pensata e resa male, che vende - così come qualsiasi altro spot promozionale, così com'è nella natura della pubblicità - qualcosa che in realtà non si è in grado di offrire, o offrire completamente: la possibilità di scoprire le diverse "calabrie" in uno scroll, abitarle e farle proprie, a portata di logiche spazio-tempo ("Pari montagna e dispari mare"), malgrado gli imbarazzanti - questo, non le "pudenda" (cit.) dei "testimonial" - ritardi infrastrutturali. Tante calabrie, caldeggiate da un duo di "tamarri" (cit.) bronzei attorno ai quali - vi prego - non si può ridurre l'intero turismo calabrese. Stanca.

mercoledì 8 giugno 2011

Lo spot al turismo

Ho segnalato un brusco commento di Pippo Callipo allo spot della Regione. Questioni di gusto, può essere.
Mi sorprende però che la campagna pubblicitaria parta ai primi giugno. Non vi pare intempestiva?

PS. Ho letto adesso anche l'articolo di Gian Antonio Stella (vedrai che polemiche, ora) sul Corriere. La cosa si fa seria.

venerdì 27 maggio 2011

Io non so

Tito Puntillo mi scrive: ho letto l'inserto ricavato da Costaviolaonline di Careri e però volevo sottoporre anche ai tuoi lettori come risolviamo una semplice equazione.
Già da mesi e mesi a Bagnara vi era un diffusissimo e generale malcontento per come il Comune amministrava l'interesse pubblico (già ancora con Santino sindaco e successivamente lo scontento si fece veramente generale) e sia per come l'opposizione faceva il suo mestiere: totalmente latitante.
Questa era l'opinione diffusa. Non c'è storia.
Ora: come fa un partito inviso fino a ieri alla gente, con a rimorchio una opposizione giudicata latitante, a prendere un consenso di tipo bulgaro il giorno dopo?
Io continuo a sostenere che a Bagnara, fin dai tempi dell'Amministrazione Milazzo, non c'è mai stata competizione elettorale. Mai.
Rispondo che mi sorprende chi si sorprende. Mi sorprende, ancora, che si adottino qui i criteri di analisi buoni nel resto ...del mondo. Ho scritto prima che penso sia banale esercitarsi a spiegarsi i numeri del voto. Che fare, dunque? Giocarsela o starsene con le mani in tasca, tanto poi non ci votano? Francamente ora non so.

mercoledì 25 maggio 2011

Le cose che (forse) verranno

Preso atto che le cose sono andate come sono andate e che, forse, diversamente non potevano andare, ci resta credo ben poco da dire. Che - come scrive Claudio Careri su Costaviolaonline - il voto a Bagnara sia fortemente cristallizzato e segua dinamiche parentali e logiche clientelari è appunto così risaputo che diventa banale dirlo. A questo punto credo sia banale anche esercitarsi a commentarne i numeri. 
Mi limito per quel che vale a notare, in amichevole disaccordo con Gianni Golotta, che il Pd a Bagnara è, diciamo, striminzito e poco rappresentato (al di là della bontà o meno delle strategie pre-elettorali e dei consiglieri vinti, non ne vedo - e non ne vedevo - la presenza sul territorio. Che sia stata questa una causa dell'ennesima sconfitta?). Sembrerebbe adesso più presente il neonato gruppo politico che fa capo a Ninì Gramuglia. Che può e deve incalzare il Pd per incalzare insieme (?) la prossima amministrazione. 
Perchè spero, e qui con Gianni concordo, che le due forze di opposizione dettino l’agenda alla politica cittadina ... e la dettino con iniziative dirette alla cittadinanza e non solo con interrogazioni ed interpellanze...

domenica 22 maggio 2011

Le cose che ho letto

Segnalo i due interventi che ritengo interessanti nel dopo elezioni, al di là dei fogli di ringraziamento e comunicati-stampa ormai in voga.
Costaviolaonline ha pubblicato un intervento di Ninì Gramuglia a cui oggi risponde Gianni Golotta. Ritengo utile farne riferimento qui perchè credo - ancora! - che serva parlarne. Meglio ancora se iniziative utili, "dirette alla cittadinanza", verranno. 

martedì 17 maggio 2011

Due alla Provincia

Gregorio Frosina e Giuseppe Pirrotta saranno i due consiglieri provinciali di Bagnara. Questo indipendentemente dall'esito del prossimo balottaggio.
Anche a loro, auguri!

Stamattina

Ha vinto Cesare Zappia. Come ci aspettavamo un pò tutti. E con un'affermazione più ampia di quanto si potesse immaginare prima. Mi congratulo con lui. Gli auguro di poter realizzare per questa Città tutto il bene possibile.

lunedì 16 maggio 2011

A quest'ora della notte

Il punto è questo. Alle Comunali si sta delineando una chiara vittoria (in buona parte prevista) di Cesare Zappia, che si attesterebbe adesso intorno al 60% (mancano le sezioni del Centro e di Marinella, che dovrebbero addirittura accentuare il divario da Mario Romeo). Alle Provinciali mi segnalano una bella affermazione di Gregorio Frosina (intorno ai 2300-2400 voti). Se serviranno a confermarlo consigliere provinciale lo sapremo solo quando sarà reso noto il risultato dell'intera provincia (la sconfitta di Morabito gli potrebbe complicare le cose). 
La notte non dovrebbe modificare le cose.

giovedì 5 maggio 2011

Buone nuove sul nuovo liceo?

In una nota di Gregorio Frosina, appena apparsa su Costaviolaonline, si legge tra l'altro che ...l'impegno dell'amministrazione provinciale, ha permesso di garantire un finanziamento della costruzione del nuovo liceo con uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro, mantenendo al contempo livelli accettabili di manutenzione ordinaria e messa in sicurezza del Liceo Scientifico e dell'Industriale. Grazie al mio impegno personale, si è impedito localizzazioni inappropriate ovvero addirittura pericolose del sito di costruzione del nuovo liceo che, al contrario, sorgerà nelle vicinanze della stazione ferroviaria in condizioni di sicurezza garantendo altresì idonei collegamenti per gli studenti. Siamo in attesa della stipula della convenzione con l'ente Ferrovie dello Stato con la quale poi si procederà alla pubblicazione del bando per la realizzazione dell'opera...
Dopo le polemiche degli anni scorsi, pare ora che il nuovo liceo si costruisca e l'area finalmente individuata sia quella all'ingresso sud di Bagnara. Prossimamente dovremmo saperne di più, ma intanto registriamo questo impegno pubblico di G. Frosina.

martedì 3 maggio 2011

Ci comprano il pc

Asp RC, sessanta pc per i distretti per la trasmissione online delle certificazioni mediche, scrive SanitaCalabria.it. Mi chiedo lavorandoci qui se, riferendosi alle postazioni di continuità assistenziale (alla guardia medica, insomma), la priorità sia questa. Un cardiotelefono, ad esempio, per collegare le guardie dei nostri paesi all'ospedale territoriale, invece? Sarei banale se ricordassi quanto è necessario tentare di individuare tempestivamente le patologie più urgenti. Ma così dovrei tirar dentro la questione del primo soccorso, dei defibrillatori e dell'ambulanza. Le cose diverrebbero complicate. Anche per l'utenza e per chi ci amministra.
Ho comunque trovato questo, tra l'altro.
... (Adnkronos) - Assistenza cardiologica ‘no-stop’ anche al mare. E’ questo - riferisce una nota - l’obiettivo del collegamento, a mezzo di ‘cardio-telefono’, tra alcune località costiere di competenza della Ausl 1 di Foggia e l’Unità coronarica dell’ospedale Teresa M. Mascia di San Severo. I centri balneari interessati sono: Lido del Sole, Marina di Chieuti, Marina di Lesina, San Menaio e Torremileto.

mercoledì 27 aprile 2011

La "discussione"

Benvenuto Sofia mi ha inviato un contributo alla "discussione" (le virgolette vorrebbero essere ironiche) sulle prossime Amministrative e, più in generale, direi sulla cultura della politica. Ci sono dei ragionamenti, proposte e una presa di posizione chiara pubblica e rispettabile.
Naturalmente servirà a nulla, vuoi perchè i principali attori della vicenda sono presi da ben altro - ora più che mai - vuoi perchè alla stragrande maggioranza dei nostri concittadini interessa meno che niente di programmi e opinioni (convincetemi del contrario e mi farete felice). Immagino che l'intervento di Benvenuto susciterà comunque la replica di qualche altro "appassionato" (qui le virgolette non sono ironiche). Discussioni accademiche, purtroppo fini a se stesse. 

lunedì 25 aprile 2011

Chi vota

Leggo nella replica di Gregorio Frosina a Ninì Gramuglia dei non abituali frequentatori del web che rappresentano la stragrande maggioranza degli elettori e che sono quelli che alla fine decideranno l’esito delle elezioni. E' vero. Vorrei convincermi che in questa stragrande maggioranza ci sia pure una stragrande maggioranza che giudica e decide con raziocinio e libertà. Temo proprio di no!

martedì 5 aprile 2011

L'hanno detto loro. Parole come pietre?

Avrei altro da fare, s'intende, ma mi è piaciuto usare un poco del mio tempo per "indicizzare" le dichiarazioni - solo su idee progetti e programmi - dei prossimi candidati locali alle elezioni amministrative e provinciali. Non vuole essere una sfida o una provocazione. Solo una sorta di promemoria da riutilizzare, magari, tra qualche mese.
Proverò via via ad aggiornarlo. Se qualcosa o qualcuno mi sfugge, potete segnalarmelo.
Questo è un primo elenco.
Bagnato (5\4) - Barbàra (4\4) - Zappia (2\4) - Pirrotta (29\3) - Romeo (27\3) - Romeo (23\3) - Romeo (18\3).

Aggiornamenti. 
Spoleti (7\4) - Surace (18\4) - Lopresto (25\4)

martedì 29 marzo 2011

Di che parliamo

Non è difficile immaginare che per i prossimi due mesi qui si parlerà di elezioni amministrative. Per ora prevale il giudizio sulle candidature. Quella di M. Romeo pare stia choccando qualcuno. E' accusato quanto meno di tradimento. Oddio, in un mondo di coerenza condividerei pure io. Qui però non mi pare siano tanti i personaggi con ruolino di marcia candido, da questo punto di vista. Anzi, ho difficoltà a rintracciarne più di tanti con un percorso politico senza ...svolte.
Mi piacerebbe, invece, si iniziasse a parlare (e magari non solo nei privati forum di facebook) di cose che non vanno e cose da fare. Dio solo sa quanti problemi ci sono. Ci proviamo o continuiamo a giocare alla politica?

domenica 13 marzo 2011

Ritrovarsi sporchi

Che ci sia un problema di smaltimento dei rifiuti in Calabria, e che stia divenendo una cosa molto seria, è ormai evidente. Talora viene messo in evidenza, altrimenti è minimizzato o addirittura negato, per occuparsi invece di cose liete e positive.
E' bene che la cittadinanza, qui per propria natura in generale poco attenta sui temi che dovrebbero invece preoccuparla, ne prenda coscienza e cominci ad interrogare chi è preposto a darci delle risposte. Perchè non manca molto prima di ritrovarci come Napoli, con l'aggravante della minore esposizione mediatica e la conseguente certezza di un più lurido destino.

martedì 1 marzo 2011

Lavori pubblici

Mi chiedevo oggi che fine hanno fatto quei benedetti lavori dell'Auditorium comunale e del Palazzetto dello sport di Pellegrina. Sfugge forse a tanti che da un bel pò di tempo nulla si muove. Possiamo sperare di giungere un giorno a vederne la loro consegna alla cittadinanza? E' lecito chiedere, alla vigilia di un'appassionante e colorita tornata elettorale, che qualcuno ce ne dia conto?

sabato 19 febbraio 2011

Ognuno s'accontenta come può

Che volete, ma leggere di Scopelliti che, compiacendosene, afferma che la Calabria prosegue nel suo percorso di crescita perchè Air Malta attiverà un volo Roma - Reggio A/R anche il sabato e Eagles Airlines aumenterà da 3 a 4 i voli settimanali dal "Tito Minniti" a Venezia, mi ha fatto ricordare di ... Compagni, alle elezioni provinciali di Caserta il Psdi è passato da due a tre consiglieri: la socialdemocrazia avanza e conquista il mondo, da "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano" (uno dei 4 libri).

lunedì 7 febbraio 2011

4-5 cose da fare

Patto per Bagnara si sbilancia. Tra una decina di giorni, dicono, comunicheranno il nome del candidato a sindaco. Altri forse perderanno il sonno nell'attesa, io preferirei conoscere i 4-5 punti fondamentali (chiari, concreti e realistici) del programma.

venerdì 28 gennaio 2011

Una domanda

Sul sito della Pallacanestro Bagnara si legge che ...per la mancata omologazione del nostro campo, la Fip ha deciso di rinviare la partita di domenica 30 gennaio. Questo accade per la seconda volta, ancora in occasione di partite in casa. Amaro è constatare quanto sia complicato provare ad allestire un campo di basket sia pure scoperto, sempre comunque precario, vuoi per le spesso inclementi condizioni del tempo, vuoi per le scarse risorse economiche e logistiche. Evidentemente la mancanza di una struttura adeguata - al contrario di quasi tutte le cittadine vicine - ci condiziona decisamente e rende difficile costruire qualcosa di utile e duraturo a Bagnara.
Chiedo agli amministratori di Bagnara, a questo punto: che fine ha fatto il tanto strombazzato palazzetto dello sport di Pellegrina? Qui c'è un grande domanda di sport (abbiamo una società di pallavolo che vanta 30 anni di splendida attività), ma ancor più c'è la necessità di offrire a centinaia di giovani un'occasione, un impegno. Ce la danno una risposta, almeno stavolta?

martedì 25 gennaio 2011

Siamo con Voi

Ho ricevuto e pubblico il comunicato stampa delle associazioni di Bagnara in riferimento all'incendio doloso che ha colpito l'UNITALSI. Avevo auspicato una solerte risposta delle istituzioni e della Comunità locale. C'è stata. Bene! Ora si potrebbe pensare di dare una mano concreta. (GB)
 
Siamo con Voi

Le Associazioni condannano senza riserve il vile gesto dell'incendio al deposito dell' Unitalsi e manifestano la loro vicinanza a tutti i volontari ed al loro Presidente.
Quanto accaduto è soprattutto un attentato contro i valori della solidarietà e della fratellanza nonchè contro i diritti dei più deboli ed indifesi. La grande indignazione scaturita in ognuno di noi si è trasformata prima in rabbia e poi in forza, quella forza che vorremmo trasmettere a tutti i volontari dell'Unitalsi affinchè non si arrendano, perchè a Bagnara non sono soli! Anche noi contribuiremo con ogni azione a far sì che il Campo estivo Unitalsi mantenga anche quest'anno la sua tradizionale permanenza nella nostra cittadina.
Per questo chiediamo alle istituzioni locali un intervento concreto ed efficace, affinchè in estate ci sia ancora la presenza tra noi dei nostri AMICI dell'Unitalsi, noi associazioni offriremo all'uopo tutta la nostra collaborazione. Chiediamo inoltre maggiore sicurezza per il territorio cittadino con più controlli da parte delle Forze dell'Ordine ma anche con l'attivazione delle video sorveglianze.
Il fuoco ha bruciato solo cose materiali, non ha bruciato le nostre coscienze, i nostri valori, la nostra forza di impegnarci socialmente per una Bagnara da vivere…liberamente !

Pro Loco - I.R.C - A.G.E.S.S. - A.S.C. Olimpia Pallavolo - A.C. Bagnarese - Croce Rossa - Comitato Genitori - Società Operaia - Costa Viola Amatori - A.R.G.O.S. - Capo Marturano - Polisportiva Albanuova

lunedì 24 gennaio 2011

Anno nuovo, storia vecchia

Dall'Associazione Ages di Bagnara ricevo e pubblico
Anno nuovo storia vecchia! Come ogni anno al ritorno a scuola dopo le vacanze natalizie gli alunni con disabilità trovano la sorpresa, che ormai non è più una sorpresa ma una prassi consolidata, cioè l'interruzione dell'assistenza scolastica. Le motivazioni che dà l'istituzione locale è sempre la stessa, sono finiti i soldi stanziati per l'assistenza, occorre fare un'altra delibera ed ovviamente trovare i soldi. Nel frattempo i diritti degli alunni disabili possono aspettare, così come la pazienza dei genitori che in molti casi sono costretti a non mandare a scuola i propri figli! L'Associazione Agess condanna e si indigna profondamente per l'incapacità amministrativa di provvedere in tempo utile a tale inadempienza, affinchè gli alunni disabili e le loro famiglie non siano costretti a subire ogni anno l'interruzione dell'assistenza scolastica.  Considerato che il problema ormai è atavico, crediamo sia giunto il momento di provvedere a tutto ciò. Il bilancio comunale si sa non segue temporalmente l'anno scolastico, stante che, il primo essendo annuale incide per lo stanziamento a favore dell'assistenza scolastica solo da settembre a dicembre. Poi con l'anno nuovo ovviamente non essendo previsto alcun stanziamento, l'assistenza si interrompe! Suggeriamo,  per evitare che ogni anno si incorra  in tale disagio e disservizio, di effettuare uno stanziamento biennale per l'assistenza scolastica, visto che ricade su due esercizi finanziari, affinchè copra l'intero anno scolastico, così come gli accreditamenti per il servizio di assistenza,  dovrebbero coprire tutti i mesi scolastici. Si potrebbe in alternativa e ove fosse possibile,  prevedere uno stanziamento in un capitolo a parte del bilancio che permetta di essere utilizzato in deroga, per sopperire appunto alla sospensione del servizio di assistenza scolastica. Queste ultime sono solo proposte che potranno avere o meno il loro seguito e la loro valenza, ma su ciò che l'Associazione non transigerà  è quello di vedere perpetuare la negazione dei diritti esigibili, il diritto allo studio è uno di questi e l'Agess con la tenacia e la forza che l'ha sempre contraddistinta non abbasserà la guardia! 

venerdì 14 gennaio 2011

Vi volete contare?

L'idea di LiberaReggio di censire i giovani ventenni e trentenni andati via mi piace. Sarei tentato di farla per quelli di Bagnara questa sorta di conta dei figli dispersi. Vorrei essere aiutato però a comprenderne le utili ricadute.

giovedì 13 gennaio 2011

Niente più 416 bis a S. Zappalà

Cade l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (416 bis) nei confronti di Santi Zappalà. Rimane l'accusa relativa alla violazione della legge elettorale, aggravata dalle modalità mafioseA Zappalà è stata confermata la custodia cautelare da parte del Tribunale del Riesame, riunitosi il 12 gennaio.
A questo punto comunque la posizione giudiziaria dell'ex sindaco di Bagnara appare alleggerita.

mercoledì 12 gennaio 2011

Il sogno e la realtà

...Non esiste settore in Calabria che non viva condizioni emergenziali.
Ho seguito e segnalato sin all'inizio (col sogno della Calabria senza calabresi) gli scritti di Roberto Galullo. Li ho indicizzati su pinboard. Di oggi è la lettera di Angela Napoli.
Siamo sempre lì, comunque. Continuaimo a leggere e scrivere cose intelligenti, illuminate, ma la realtà diventa sempre più dura.

martedì 11 gennaio 2011

Ma a che serve il Parco Giochi?

Da Tito Puntillo ricevo e pubblico
Caro Giuseppe, ma a chi serve il Parco Giochi?
E' una domanda derivante dalla curiosità. Tu avevi a disposizione un parco giochi quand'eri fanciullo? Io giocavo nelle vineje, nei giardinetti della Piazza Frosina, sulla spiaggia e sullo spiazzo fra le due palazzine INA Casa (ora parcheggio) adiacente via Adone (e che partite di calcio!).
Mi fa specie questa "animosità" delle "Associazioni" bagnaresi essendo state poco visibili o disattente per esempio per l'Auditorium mai finito, lo spurgo della rete fognaria, le analisi chimiche sulle nuove captazioni dell'acqua, l'Asilo che continua ad essere chiuso, la paralisi della Biblioteca Comunale, la mancanza di strumenti di pronto soccorso avanzato ambulanziale, il mancato potenziamento tecnico della Guardia Medica, etc., etc. Forse quel denaro destinato ad attrezzare un parco giochi (poi da sottoporre a periodica manutenzione tecnica per evitare danni ai bambini - chi pagherebbe?), posto che ci sia, potrebbe essere impiegato davvero per qualche cosa di utile se non addirittura versato nelle Casse Comunali, se fosse vero che il nostro Municipio vanta un deficit di oltre 15 milioni di Euro, circostanza che richiederebbe immediatamente l'attuazione di una Politica di Austerity molto rigida, partendo dalla cancellazione delle Consulenze, Lavori a Progetto, Collaborazioni, Finanziamenti alle Associazioni e Enti collegati al Comune e NON operativi o anche solo non realmente utili alla Società, Feste Patronali, religiose, e civiche, prepensionamenti del Personale Comunale in esubero, accertamento sulle riscossioni delle Imposte e delle Tasse, imposizione della Tassa Comunale sulle porte carraie, insegne, scivoli di marciapiede, occupazioni di suolo pubblico, affissioni, targhe professionali, pubblicità, licenze e concessioni varie, ecc. laddove non sia stata applicata e riscossa.
Sarebbe ora che in Bagnara si facesse sul serio e dunque che le coalizioni che s'apprestano a chiedere il voto alla Cittadinanza, escano allo scoperto, denunciando la fortissima crisi e le conseguenti misure di austerità per il 2011 che intenderanno mettere in piedi e attuare. Chi non lo farà, si renderà responsabile di mancata informazione ai Cittadini perché il danno per i Bagnaresi sarebbe immenso e forse non se ne rendono davvero conto.
I bambini infine, per giocare a Bagnara non hanno bisogno di un Parco Giochi: non siamo a Torino o Milano ove sono necessari. A Bagnara i bambini hanno bisogno di maggiore socialità, attenzione e disponibilità della gente. Per il resto, Bagnara è già un accogliente Parco Giochi naturale. Basta valorizzarlo a dovere. Ai bambini di Bagnara occorre stare insieme "nel Paese" e non in un parco giochi. Ai giardini in Città ci portano i cani e i bambini prigionieri dell'asfalto. Dobbiamo attrezzare così anche Bagnara? Una specie di ameno lager ove portare i bambini a "pseudo-giocare" e i cani a orinare/defecare?

Ma quali cialtroni

La lettura della classifica di gradimento dei rappresentanti degli enti locali, pubblicata sul Sole24Ore, farebbe credere ad un osservatore lontano che noi non siamo quello che siamo. E che i nostri amministratori siano di tutt'altra pasta, rispetto anche ad autorevoli (e a questo punto si potrebbe pensare immeritati) giudizi ascoltati negli ultimi tempi.
Ma la realtà è altra. E altre sono le riflessioni. Ve ne segnalo una che ho condiviso.

lunedì 3 gennaio 2011

Come ci complicano la vita

Torno ad occuparmi delle fervide menti dell'Azienda Sanitaria di cui parlavo l'altro ieri.
A costoro chiederei di sapere cosa accade a chi - cito una tra le tante situazioni più comuni, che poi son quelle che viviamo cittadini e medici -  in ospedale per un pronto soccorso, deve farsi prescrivere mettiamo caso un antibiotico e una antitetanica (con diritto di esenzione ticket per reddito, e per cui la stessa ASP obbliga il medico ospedaliero a rilasciare la ricetta). Il medico del presidio è in condizione di attestarlo, questo diritto all'esenzione dell'utente? Personalmente (in guardia) mi è capitato di doverlo negare perchè non siamo in possesso di alcun tabulato (e con qualcuno ci ho litigato pure). Ancora, mi chiedo cosa accade a chi è fuori sede (come faremo coi "turisti") e si reca da un medico per una ricetta?
Come la mettiamo allora nelle condizioni in cui, vista la norma della nuova disciplina per cui all’atto della prescrizione da parte del Medico di famiglia o del Pediatra, (anche Guardie mediche e turistiche….o altro) l’assistito (o altro che per esso ne abbia titolo) richiede l’indicazione sulla ricetta del codice di esenzione per condizione economica e con tale atto dichiara la sussistenza dei requisiti necessari per usufruire di tale beneficio; il medico prescrittore verifica la presenza del nominativo negli elenchi forniti dal sistema Tessera Sanitaria..., questo elenco non c'è?
Non colgo il senso di tutta questa operazione. Ci dicano se così forse intendono ridurre la spesa sanitaria. A me pare che, per adesso, complicano solo la vita alla gente. 

sabato 1 gennaio 2011

Le menti fervide della nostra Sanità

Da oggi scattano le nuove regole per gli esenti ticket per reddito. Le menti fervide che hanno pensato questo ulteriore cambiamento (perchè era necessario complicare di più le cose, e sennò questi che ci stanno a fare lì?) hanno tralasciato di informare, ad esempio, che in guardia medica (o continuità assistenziale, come vogliono che si chiami adesso) non c'è alcun elenco dei nominativi forniti dal sistema Tessera Sanitaria (mi piacerebbe sapere se sono già stati forniti ai medici di base). 
Mi chiedo allora, come faranno (faremo, anzi) a prescrivere agli esenti per reddito? E quante discussioni dovremo farci con utenti "ignoranti", nel senso che ignorano...?
2011, cominciamo bene qui.