Preso atto che le cose sono andate come sono andate e che, forse, diversamente non potevano andare, ci resta credo ben poco da dire. Che - come scrive Claudio Careri su Costaviolaonline - il voto a Bagnara sia fortemente cristallizzato e segua dinamiche parentali e logiche clientelari è appunto così risaputo che diventa banale dirlo. A questo punto credo sia banale anche esercitarsi a commentarne i numeri.
Mi limito per quel che vale a notare, in amichevole disaccordo con Gianni Golotta, che il Pd a Bagnara è, diciamo, striminzito e poco rappresentato (al di là della bontà o meno delle strategie pre-elettorali e dei consiglieri vinti, non ne vedo - e non ne vedevo - la presenza sul territorio. Che sia stata questa una causa dell'ennesima sconfitta?). Sembrerebbe adesso più presente il neonato gruppo politico che fa capo a Ninì Gramuglia. Che può e deve incalzare il Pd per incalzare insieme (?) la prossima amministrazione.
Perchè spero, e qui con Gianni concordo, che le due forze di opposizione dettino l’agenda alla politica cittadina ... e la dettino con iniziative dirette alla cittadinanza e non solo con interrogazioni ed interpellanze...
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