Caro Gianni, Anche per dire “vaffanculo” sei criptico. Ciò non ti libera, anzi ti aggroviglia di più le budella. Un sano, urlato, liberatorio e affettuoso “vaffanculoooooo”, invece scarica tutti gli umori cattivi. E, non so se lo hai capito, ma io te l’ho già mandato. Senza rancore, Ninì Gramuglia
Giovanni Golotta scrive: Leggendo in questi giorni i Foglididiario di Peppe Barilà, la mia memoria, superata la trappola dell'evocazione di Kipling (da me subito scartata come "banalmente intellettualoide") il pensiero è corso alla felice memoria di Carmelo Cutrupi che durante i cosiddetti " Fatti di Reggio" pubblicò a sue spese un manifesto che così cominciava : "Io, Carmelo Cutrupi...". Altri tempi, però, altra dignità!
2 commenti:
Ninì Gramuglia scrive:
Caro Gianni,
Anche per dire “vaffanculo” sei criptico.
Ciò non ti libera, anzi ti aggroviglia di più le budella.
Un sano, urlato, liberatorio e affettuoso “vaffanculoooooo”, invece scarica tutti gli umori cattivi.
E, non so se lo hai capito, ma io te l’ho già mandato.
Senza rancore,
Ninì Gramuglia
Giovanni Golotta scrive: Leggendo in questi giorni i Foglididiario di Peppe Barilà, la mia memoria, superata la trappola dell'evocazione di Kipling (da me subito scartata come "banalmente intellettualoide") il pensiero è corso alla felice memoria di Carmelo Cutrupi che durante i cosiddetti " Fatti di Reggio" pubblicò a sue spese un manifesto che così cominciava : "Io, Carmelo Cutrupi...".
Altri tempi, però, altra dignità!
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