Ebbi modo di scrivere, son passati due anni, che è giunto il momento di riconoscere tutti (e anzitutto chi ha responsabilità amministrative) che è necessaria una "rivoluzione copernicana" nella concezione e nella programmazione degli eventi di cultura e di spettacolo, estivi e non... scegliere tipi di manifestazioni con temi e contenuti di qualità e che puntino nel tempo a distinguersi...
Vorrei così proporre - tra i dieci punti di "Bagnara che vorrei" - questo del ripensamento dell'idea di turismo.
Questa è la mia (giudicatela, sciocca o utile, ma ditemi)!
Individuerei alcuni momenti clou della stagione, su cui programmare e investire soldi e lavoro.
Questa Settimana Santa di Polistena, che scopro sul web, mi procura in verità un briciolo di invidia. Noi potremmo inaugurare la nostra stagione con un itinerario religioso, storico e culturale che si snodi proprio nella settimana di Pasqua.
Poi, le risorse e i problemi del mare e della pesca, temi di una serie di eventi che culminino nella sagra del pescespada (ripensata rispetto a ciò che è stata fino ad oggi).
A conclusione, darei lustro ulteriore al premio Mia Martini e a quello della Civiltà del Mare, manifestazioni già affermate che, se consolidate ancora, darebbero altra visibilità alla nostra cittadina
Questo non soffocherebbe le legittime aspirazioni di altri eventi laici e religiosi, si badi. Al contrario, l'affermazione delle prime favorirebbe tanto anche gli altri. E' quel che accade in altre e più note realtà, che vivono di una o due cose all'anno e per le quali sono note dappertutto.
Poche cose ma buone, mi verrebbe da scrivere dunque. In verità, ...tipi di manifestazioni con temi e contenuti di qualità e che puntino nel tempo a distinguersi...
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