Da Silvana Ruggiero ricevo e pubblico
Vorrei una Bagnara vivibile per tutti, una Bagnara che riconosca e tuteli i diritti di tutti, soprattutto dei più deboli. Vorrei un paese senza barriere architettoniche, dove chi ha disabilità o difficoltà motoria possa entrare negli esercizi pubblici, nelle chiese e negli studi medici, senza difficoltà.
La disabilità è un concetto soggettivo che varia in relazione all'ambiente. Se nell'ambiente ci sono meno ostacoli, la disabilità diverrà meno impattante sulla vita delle persone ed i disabili stessi si sentono cittadini normali e non alieni. Ricordiamoci che i disabili non sono portatori, ma ricevitori di handicap, perchè nel momento in cui si impedisce ad un soggetto in carrozzina di fare la pipì non quando vuole ma quando può...allora è lui che riceve l'handicap ovvero l'impedimento a fare una determinata cosa. Se la qualità è la misura della vita, il disabile allora può considerarsi una zavorra inutile nel nostro paese e se si entrasse nell'ottica di non fare e/o costruire le cose per i disabili, ma semplicemente per tutti, allora non esisterebbero le campagne di abbattimento delle barriere architettoniche; così come non avrei il desiderio di immaginare il mio paese fondato sui diritti, ma piuttosto mi metterei ad immaginare l'invidia degli altri paesi.
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