C'è una polemica tra alcuni esponenti
di movimenti politici e associazioni locali. Qui, qui, qui, qui
e
qui gli interventi che ho letto.
Confesso che l'ho seguita fin qui
distaccato, così come seguo distaccato ormai le cose che accadono (?) da noi.
Non prendetela come un atto borioso. Giuro che è solo la maturata convinzione
che sia difficile, molto difficile realizzare qualcosa di buono, a Bagnara.
Prova ulteriore è proprio questa
dell'ennesima azzuffata tra associazioni e politica (che delle sane istanze
dell'associazionismo dovrebbe invece essere buona interlocutrice, magari anche
in maniera utilitaristica). Azzuffata che altrove coinvolgerebbe la passione di
tanti, mentre qui idee progetti e azioni rimbalzano contro il muro di gomma
della maggioranza (assai) silenziosa dei bagnaroti e svaniscono.
3 commenti:
Giuseppe, sai il rispetto che ti porto e soprattutto il bene che ti voglio. Ma ti prego, se vuoi rimanere distaccato, fallo. Qui nessuno si azzuffa, né tanto meno fa polemica. Si cerca, in un ambiente in cui è difficile stabilire rapporti di civile confronto, di confutare alcune inesattezze. Altrimenti si rischia di lasciare passare tutto sotto silenzio. Mario Romeo ha un'idea (ad avviso di più di un soggetto) abbastanza distorta della democrazia, della partecipazione, ecc. Da parte di chi ha risposto, c'è la volontà semplicemente di avanzare delle opinioni diverse. Io personalmente non escludo a priori che l'intelligenza e l'esperienza di una persona che fa politica da tanti anni possa portare ad un ripensamento. Sono in verità molto scettico, ma non demordo. Probabilmente i toni usati sono un po' alti, ma consentimi di dire che probabilmente sono dovuti al fatto che chi si sente "minoranza" e non solo politica, in un contesto in cui la democrazia, la partecipazione, la difesa dei diritti dei più deboli, la solidarietà, e soprattutto la coerenza sono visti in maniera distorta, ha necessità di alzare la voce, in maniera educata e mai offensiva, sperando di far arrivare il proprio messaggio a chi è o vuole essere sordo. Un abbraccio
Giuseppe, sai il rispetto che ti porto e soprattutto il bene che ti voglio. Ma ti prego, se vuoi rimanere distaccato, fallo. Qui nessuno si azzuffa, né tanto meno fa polemica. Si cerca, in un ambiente in cui è difficile stabilire rapporti di civile confronto, di confutare alcune inesattezze. Altrimenti si rischia di lasciare passare tutto sotto silenzio. Mario Romeo ha un'idea (ad avviso di più di un soggetto) abbastanza distorta della democrazia, della partecipazione, ecc. Da parte di chi ha risposto, c'è la volontà semplicemente di avanzare delle opinioni diverse. Io personalmente non escludo a priori che l'intelligenza e l'esperienza di una persona che fa politica da tanti anni possa portare ad un ripensamento. Sono in verità molto scettico, ma non demordo. Probabilmente i toni usati sono un po' alti, ma consentimi di dire che probabilmente sono dovuti al fatto che chi si sente "minoranza" e non solo politica, in un contesto in cui la democrazia, la partecipazione, la difesa dei diritti dei più deboli, la solidarietà, e soprattutto la coerenza sono visti in maniera distorta, ha necessità di alzare la voce, in maniera educata e mai offensiva, sperando di far arrivare il proprio messaggio a chi è o vuole essere sordo. Un abbraccio
Benvenuto, il termine "azzuffarsi" fa solo colore. Giudicalo così. Al nocciolo del discorso, ribadisco che, zuffa lite o polemica che sia, a mio avviso nulla di tutto ciò interessa alla gente. E sai bene - te l'ho detto tante volte - che non ne faccio certamente colpa ai ...litiganti. Spero di essere in errore. Ma, vedrai, il fatto stesso che saremo solo noi due (magari qualche altro, dai) a scriverci addosso, dimostra ahinoi che è così. Intanto, ricambio l'abbraccio (ed è qualcosa)
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