giovedì 18 marzo 2010

Bagnara in pochi passi

Da Antonella Molinaro ricevo e pubblico

Ho già letto una serie di commenti e proposte relative ad una nuova idea di Bagnara e vorrei esprimere una nota di assenso ai punti già posti in esame e specificamente il punto 1 e il punto 3. Il lavoro che stiamo cercando di portare avanti, io e un gruppo variegato di amici, che per comodità abbiamo chiamato progetto LIBERA, in sostanza esprime la volontà di realizzare il Patto di Legalità dell'intera Comunità (punto 1) e ha come obbiettivo quello di tracciare e sostenere l'avvio di lavoro ai giovani (punto3) ; traggo, per cui, l'occasione di invitare quanti hanno a cuore questo desiderio a contattarmi per informazioni circa sede e orari degli incontri.

Arrivo alla mia proposta che rispetto a quelle già presenti, pur condividendole tutte, può essere realizzata nel giro di poco tempo e a "costo" zero. Si tratta di un'inziativa che chiamerei “Bagnara in pochi passi” (o qualcosa di più avvincente). Si tratta di una realtà già presente in altri comuni, esperienze che possono facilmente aiutarci nella realizzazione, e nel concreto consiste nel creare un percorso sicuro (delimitato alla sola area del centro cittadino, purtroppo!) e relativo ai principali istituti scolastici della città, uffici centrali e, si spera, prossima biblioteca, per tutti i cittadini soprattutto i più piccoli e gli anziani.

Specificamente queste due fasce d’età, in questa mia idea, sono le protagoniste attive dell’iniziativa. Arrivo alle modalità e finalità del progetto. “Bagnara in pochi passi”, realizzato in collaborazione tra istituti scolastici, amministrazione, commercianti e gente comune permetterà:
1) ai nostri piccoli cittadini, di cominciare ad appropriarsi del TERRITORIO BAGNARA;
2) di creare forme di collaborazione soprattutto tra persone già “a riposo”, penso agli anziani, che avrebbero un ruolo simile a quello dei vigili;

3) di diminuire drasticamente, con bontà delle condizioni metereologiche, l’uso delle macchine;
4) considerare tale iniziativa come valore aggiunto dell’isola pedonale, che sarebbe pertanto ulteriormente legittimata;
5) creare cooperazione cittadina e favorire scambi interpersonali (il tempo di un percorso seduti comodamente in macchina vale di più di una chiacchierata con gli amici?).
Ovviamente le prospettive di una tale iniziativa sono facilmente raddoppiabili, basta un poco di fantasia…
Per la realizzazione, bisognerebbe stilare un protocollo d’intervento tra le istituzioni cittadine dove ciascun elemento fa la sua parte prese le proprie responsabilità: ad esempio la scuola, che spesso si prodiga in corsi di educazione stradale e ambientale, può cominciare col sensibilizzare i più piccoli all’utilizzo delle bici; il comune provvederà a dotare le aree in prossimità delle scuole, di posteggi per le bici.
Purtroppo, la conformazione di Bagnara non permette a tutti gli abitanti (penso a chi vive nella zona di Porelli e più su) di poter utilizzare mezzi ecologici; pertanto, vista la creazione dell’isola pedonale permanente, si dovrà pensare a soluzioni comunitarie di trasporto e quindi intensificare e migliorare quelle già esistenti! Questa è la mia prima proposta.
Concordo, inoltre assolutamente con il Sig. Adone Pistolesi, circa il punto relativo ai manti stradali con sampietrini. Ma come possiamo sperare che questo desiderio, se condiviso dalla maggior parte della popolazione (forse un modo sarebbe raccogliere firme? ...non lo so) abbia esito?

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