Leggo stamane l'intervento del delegato alla politiche ambientali di Energia Pulita - Sinistra per Bagnara, che invita a immaginare un futuro con la ''Costa Viola'' come le ''Cinque Terre'' della Liguria. Vero che se ne parlava già nel lontano 2001. E qualcosa ne scrisse, anni fa, il dott. Giovanni Musumeci. L'idea, non c'è che dire, è affascinante. Sarebbe la ricetta risolutiva di tutti i nostri mali.
Ma se è vero che la politica seria (come quella di E.P - Sinistra per Bagnara) deve immaginare e provare a realizzare progetti "utopistici", è altrettanto vero che deve fare i conti, come tutti coloro che hanno a cuore questa terra, con la realtà.
Con la realtà "antropologica", se mi consentite. Perchè qui ambiremmo - paragone calcistico che calza a chi come me tiene ai colori nerazzurri - a vincere il campionato, ma abbiamo una squadra (e intendo l'intero bagaglio di risorse umane di Bagnara di questa fase storica; e mi ci metto anch'io) con la quale stiamo precipitando (o ci siamo già) nelle serie inferiori.
Bene pensare alle grandi cose, ma credo che adesso serva un capillare lavoro pedagogico di ricostruzione, su di noi.
domenica 18 settembre 2011
giovedì 15 settembre 2011
Blowin in the wind
Non riesco a star dietro ormai agli incontri (e) dibattiti che vengono organizzati - alla presenza delle autorità (altrimenti niente incontro dibattito) - a Bagnara. Se si realizzasse il 10% delle cose belle dette in così tante occasioni saremmo un posto da sogno. Ma le parole soffiano nel vento o, più terra terra, le chiacchiere son chiacchiere...
lunedì 12 settembre 2011
Tarantelle e feste di piazza
Io questa la leggo come una sofferenza verso una tradizione musicale e più in generale una cultura popolare legate a usi costumi e mentalità che hanno segnato inesorabilmente l'essere calabresi e che per molti di noi sono un fardello.
sabato 3 settembre 2011
Cosa mi sfugge?
Se non riesco a cogliere di questa cittadina le magnifiche sorti e progressive può darsi che sia colpa mia. Può darsi?
Come ce ne curiamo
Avevo segnalato nei giorni scorsi le notizie riguardanti il morente ospedale di Scilla, commentandole sottolineando come ...non la cittadinanza, come sempre poco interessata a questo tipo di vicende, non gli amministratori, così presi tra una manifestazione culturale e l'altra stiano manifestando la benchè minima preoccupazione. E mentre siamo costretti a prendere atto che sull'ormai ex nosocomio è calato un tristissimo sipario (avremo modo prossimamente di affrontare - spero con qualche utile commento - le tematiche relative alla chiusura e più in generale alle scelte di politica sanitaria), mi turba sempre più notare come non vi sia (tranne su qualche organo di stampa locale) alcuna presa di posizione. Tanto meno della cittadinanza, cui toccherà a breve pagare un pegno altissimo.
Diciamoci la verità, altrove accadrebbe una cosa del genere, passerebbe così sotto silenzio una decisione simile? Ce la prendiamo come sempre solo coi politici o cominciamo ad accettare l'idea di una nostra corresponsabilità?
Diciamoci la verità, altrove accadrebbe una cosa del genere, passerebbe così sotto silenzio una decisione simile? Ce la prendiamo come sempre solo coi politici o cominciamo ad accettare l'idea di una nostra corresponsabilità?
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