domenica 25 aprile 2010

Perseveranza

Maria Rosaria Gioffrè scrive qualcosa che ci conforta.

Insisti. Anche noi lo facciamo. Ci siamo e siamo tanti quelli che lottiamo e desideriamo una Bagnara migliore, pulita, vivibile, sostenibile, culturalmente aperta e stimolante, spiritualmente viva e concretamente solidale. Siamo forse un po' sfilacciati, ma è normale: combattiamo ogni giorno una dura battaglia. Spesso qui bisogna conquistarsi anche le cose più scontate. Facciamo ogni giorno, nel nostro piccolo, quotidianamente, da soli o insieme, ciò che possiamo e riusciamo a fare.
Mi dispiace per la nostra assenza dall'incontro, purtroppo non è stato materialmente possibile parteciparvi. Spero sia andata bene. Per esperienza personale ti dico che un incontro pubblico, un convegno, una conferenza è certamente un momento prezioso per parlarsi e arricchirsi, ma non può essere, in questo momento storico della nostra cittadina, un test per valutare la possibilità di partecipazione e consenso a un progetto più ampio. Ciò che si fa in questa fase deve essere ostinatamente educativo e tutto ciò che è educativo è anche paziente e attende anche a lungo i primi frutti e nel frattempo continua a lavorare.
A piccoli passi, insieme, si può. Con affetto e stima. Maria Rosaria.

sabato 24 aprile 2010

E io che faccio?

Da Benedetto Leonardis ricevo e pubblico

Nessuna proposta voglio fare. Altri, più competenti e più coinvolti, stanno dibattendo su quali siano le priorità del paese. D’altra parte non c’è che aspettare l’azione ”rivoluzionaria” del Presidente Scopelliti! Le premesse ci sono tutte, dopo il suo eccellente successo, e del sindaco di Bagnara, come pure la desolante situazione calabrese descritta nel programma “Exit” di La7, qualunque azione non potrà che essere migliorativa, anche se occorre ricordare che non c’è un limite alle nefandezze. Il quadro umiliante emerso nel servizio, a parer mio, non dipinge solo i discutibili comportamenti sociali ma soprattutto l’animo costretto e malato di tanti calabresi. Per questo motivo, volevo solo ricordare con il componimento ”a ‘ffruntata” quel sentimento di comunità, spero ancora presente, che condividiamo, anche se con tanti distinguo, durante le feste di paese e che dovremmo sradicare dal solo ambito religioso-folcloristico e renderlo vivo nell’impegno sociale e nel senso di appartenenza.

Per i leghisti i tempi sono maturi per dare l’ultima spallata allo stato italiano (fortunatamente sono ancora una minoranza al nord), abbandonando i meridionali a loro destino. Prima siamo stati annessi ai liberatori piemontesi che hanno ripulito dai briganti con tutti i loro paesi le Calabrie, poi, dopo il ventennio fascista, siamo stati utilizzati come mano d’opera a basso costo nelle fabbriche del nord (ricordiamoci anni 50/60: Qui non si affitta a meridionali); adesso, che possiamo essere sostituiti dagli extracomunitari, ci mandano a fan c… E’ tempo, prima che sia troppo tardi, che ci sia un risveglio sociale dei meridionali tutti, in loco ed emigrati, perché non è possibile affidare la nostra rivincita alla ‘ndrangheta che, oltre ad usare metodi riprovevoli e vigliacchi, frena lo sviluppo e rende la gente suddita e mai cittadina. L’apartheid è caduto , c’è un presidente nero negli Stati Uniti, vuoi vedere che solo nel meridione nulla possa cambiare.

Qualcuno potrebbe chiedermi e tu che fai? Invece dovrebbe domandarsi ed io che faccio?

sabato 17 aprile 2010

Insisto

Allora, torno a scrivere di Bagnara che vorrei. Sabato 24 ci sarà l'incontro degli Amici della Cultura, al GH Victoria, su Religione e religiosità. Potrebbe essere l'occasione per vederci lì e darci una mossa. Sapete, l'idea è quella di fare una sintesi delle cose proposte e redigere un manifesto da proporre alla Città, alle sue componenti. Saremo capaci di farlo? In verità ho qualche perplessità. Vorrei provare a trovare qualcun'altro (oltre ai pochi che hanno risposto).

martedì 13 aprile 2010

Cosa poteva essere

Mi è capitato stamane, per motivi professionali, di dover dolorosamente deludere un mio concittadino che mi chiedeva un ricovero di un proprio caro presso una struttura residenziale per anziani in una cittadina vicina. E così mi è tornata alla mente la vecchia storia dell'ex asilo De Leo. Che peccato, quanto rammarico...

lunedì 12 aprile 2010

E il progetto del Liceo?

Da Matteo Cacciola ricevo e pubblico


Stavo a ripensare alle cose della mia cara cittadina e, ad un certo punto, un lampo mi è balenato per il cervello: ma che fine ha fatto il nuovo istituto scolastico?

Circa 4 milioni di euro finanziati dalla Provincia, poi il rischio di perderli, poi le rassicurazioni, adesso... il silenzio.

Prima Rombolà, poi zona Campo Sportivo, poi il luogo dove sorgeva lo stabilimento dell'azienda di Franco Cosentino e Silvio Ielo, ora... il silenzio. Allora, che fine ha fatto il nuovo istituto scolastico?


Matteo, siamo alle solite. Le domande noi qui le poniamo, ma (quasi) mai qualcuno ci da delle risposte. (GB)

sabato 10 aprile 2010

Per carità

Ho da proporre una lettera ricevuta da un amico


"Caro ..., grazie assai della tua email. Grazie ancora del bonifico per Sudeepa. Infatti, recentemente, il papà di lei è venuto disperatamente da me per chiedere il pagamento per l´elettricità, perché si rischiava l´interruzione del servizio. Da noi, c´è stata una siccità per quasi un anno. La coltivazione era tutta rovinata. La gente dipende dalla pioggia per la coltivazione. Quindi anche la famiglia di Sudeepa era molto colpita da essa. Io li ho aiutati sempre e continuerò a farlo. Per favore continuate a sostenere le nostre opere, colla vostra generosità. Il Signore vi ricompenserà.

Vi suggerisco anche di fare un poco di `passa parola´ per aiutarci. Abbiamo iniziato di recentemente ad aiutare e comprare medicine e dare cibo agli anziani, che sono abbandonati dai propri figli, vedove e quelli che sono con le malattie croniche. Abbiamo appena aperto un sito web in inglese e presto sarà disponibile anche in Italiano. Puoi navigare www.dimuthufoundation.org per aggiornarti delle nostre opere. Grazie di tutto quello che fate. Siete sempre e ogni giorno nelle nostre preghiere.

Don Giuda Fernando"


Don Giuda, che ha degli amici a Bagnara, vive ed opera come sacerdote in Sri Lanka. Da li aveva scritto e inviato una piccola documentazione fotografica in occasione del tragico tsunami di qualche anno fa.

giovedì 8 aprile 2010

In silenzio

Da Adone Pistolesi ricevo e pubblico

Stamane con dispiacere ho appreso della perdita per Bagnara di una Persona per Bene, di un Uomo Laborioso e Infaticabile, di cui sicuramente tutti noi ne sentiremo la mancanza quando dall'alba con senso del dovere e amore per il proprio lavoro restituiva alle nostre strade e alla nostra comunità dignità e decoro.

Grazie per il grande insegnamento di ONESTA' e SENSO del DOVERE che ci hai lasciato, testimonianza come sia indispensabile in una Comunità, a prescindere dal ruolo che si occupa, l'esempio che si da', con l'augurio sempre che i "figli" siano migliori dei "padri" .

Grazie, un tuo concittadino.

martedì 6 aprile 2010

Comunicazione di servizio

Alcuni mi hanno sollecitato a tirare le somme della campagna Bagnara che vorrei per giungere in breve a redigere un documento sintetico da proporre. Vorrei però prima verificare la possibilità di incontrarci fisicamente (anche in chat con coloro che si trovano fuori). Potremmo così vederci intorno al 20 aprile. Attendo allora di conoscere (scrivete: bagiscba@hotmail.com) le Vs disponibilità (già siamo un piccolo gruppo, ma speriamo di diventare di più). Fate presto!

La nostra sicurezza

Da Matteo Cacciola ricevo e pubblico

Ho scritto in passato auspicando la nascita di un plesso di 118 a Bagnara. In occasione dell'inaugurazione della sede dei Volontari del Soccorso della Croce Rossa, auspicai potesse essere il punto d'inizio di una più sistemica azione per il bene del nostro territorio.
Una capillare presenza territoriale di centri di assistenza e
primo soccorso sono indispensabili per una rete sanitaria moderna ed efficiente.

La cosa diviene molto importante per la nostra cittadina che, come sappiamo, ha sofferto per tanti anni di difficoltà viarie.

Qui mi sia permessa una digressione. La cronica difficoltà di spostarsi da e per Bagnara è sotto gli occhi di tutti. Sicuramente la posizione geografica incide molto, ma non me la sento di dare la colpa al buon Dio. Le Amministrazioni e i Consigli Comunali succedutisi negli anni hanno difficilmente affrontato la problematica nel suo insieme, malgrado il momento propizio di ristrutturazione dell'A3 e malgrado l'approvazione del progetto Parco Solare Sud, avente per oggetto il riuso dei tratti autostradali in dismissione dall’ANAS tra Scilla e Bagnara e che ha, tra l'altro, garantito il non completo abbattimento del ponte autostradale sullo Sfalassà di cui tanto andiamo fieri (a proposito: perchè la convenzione non è stata sottoscritta dalle Autorità cittadine?). I pericoli di isolamento in cui versa la nostra cittadina non sono da sottovalutare, e divengono evidenti ad occhi sufficientemente attenti. Da quando la Giunta Falcomatà ha dato vita alla cosiddetta "Primavera di Reggio", il capoluogo di Provincia si è fortemente attrezzato da ogni punto di vista, facendo ridurre, ad esempio, i flussi delle "passeggiate" verso i luoghi d'attrazione del circondario. Purtroppo (e qui mi permetto di disilludere alcuni), Bagnara non è l'ombelico del mondo, e bisogna confrontarsi col resto del territorio.
Torno al punto. Proprio per queste difficoltà, serve un plesso di 118, che consenta di intervenire in tempi brevissimi, in totale sicurezza per il paziente e in condizioni di tranquillità per le famiglie.

La Sanità è sempre stato un tema complesso ed un assessorato "difficile". Il profilo di chi vi sarà assegnato non può non caratterizzarsi di senso civico ed esperienza. Spero che i buoni propositi espressi in campagna elettorale dal neo-Governatore Scopelliti divengano buone azioni per il territorio e per le comunità che vi abitano. Questo, come cantava Battisti, "lo scopriremo solo vivendo".

giovedì 1 aprile 2010

Restyling e non solo

L'idea potrebbe essere quella di spostare questa palma (e l'aiuola, che impediscono il passaggio, costringendo ad esempio le donne coi passeggini a scendere dal marciapiedi, in un tratto di strada pericoloso)...



... e ricollocarla in quest'altra aiuola, adesso vuota e desolata.

Bagnara che non vorrei

Da Matteo Cacciola ricevo e pubblico

Carissimo, parafrasando il titolo del manifesto che con tanta passione stai propugnando, permettimi di titolare questa email per lanciare un ulteriore invito al neonato Consiglio Regionale, al neo-eletto Presidente della Regione Calabria e alla prossima futura Giunta Regionale.
Prima di proseguire permettimi un inciso: negli USA, quando si vota per il Presidente, o per il Governatore di uno Stato, o per qualsivoglia altra carica rappresentativa, la diatriba elettorale è forte e appassionante, ma alla fine, l'esito dell'urna è accettato a tal punto che il neo-Presidente, il Governatore eletto, etc... rappresentano tutta la popolazione. Un po' come quella volta in cui Nuccio Cosentino, rivolgendosi ad una persona che si trovava con lui in stanza di ospedale, presentò l'allora sindaco Zappalà, che era andato a fargli visita, come "il mio Sindaco".

Perchè questo piccolo inciso? Per dare il senso dell'alta democrazia e della rappresentatività, che oggi sembra purtroppo perduta dal corpo politico.
Ecco che, quindi, terminato l'inciso, intendo rivolgermi a quello che è il mio Presidente, come a quelli che saranno i miei Assessori Regionali, come a quelli che sono i miei Consiglieri, ivi compreso il dott. Zappalà.
Ad essi chiedo di continuare la battaglia avviata dalla precedente Amministrazione Regionale. Essa impugnò la Legge 99/2009 nelle parti in cui il Governo si auto-assegnava la delega in materia di decisioni energetiche e in particolare nel contesto del nucleare, sia per l'individuazione dei siti di costruzione di centrali, sia per quanto concerne i luoghi di stoccaggio dei rifiuti tossici (il testo della legge è possibile reperirlo qui:
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09099l.htm), senza onere di interpellanza degli Enti locali. Ecco che, a questo punto, è chiara la Bagnara che non vorrei...