giovedì 11 febbraio 2010

Cara Silvana

Da Pino Gioffrè ricevo e pubblico

Cara Silvana, ho deciso di commentare la tua lettera, anche se molto brevemente, principalmente per dire che non Ti devi preoccupare sull'eventualità che le tue dimissioni possano fomentare sfiducia nella politica attuale, in quanto credo che (parlo per me, ma penso di non essere il solo) la fiducia e la stima nella politica e nei sui rappresentanti, sia locale che nazionale, l'abbiamo persa da molto tempo.

A livello nazionale non riesco a seguire (e comprendere) nè la politica del governo e neanche le posizioni dell'opposizione. Se a questo aggiungiamo i continui scandali, veri o falsi, sia morali che sociali, dei nostri rappresentanti, si può ben comprendere come la gente comune, con un minimo di senso sociale, possa dare fiducia alla politica ed ai suoi rappresentanti.

A livello locale ti posso dire che ormai è da tanto tempo che guardo con aria distaccata l'evolversi degli eventi e le poche volte che ho assistito ad un Consiglio Comunale non solo non mi sentivo minimamente rappresentato, ma faticavo ad individuare personaggi che si sforzano ad operare per il bene comune. Meglio non andare avanti con i commenti!

Credo che la mancanza di note alle tue dimissioni non deriva dal fatto che la gente non ha una propria opinione, ma esclusivamente dall'amara constatazione che ormai non ne frega niente a nessuno, siamo tutti sfiduciati e crediamo (ognuno per proprio conto) di essere soli e che "una noce in un sacco non fà rumore"! Ritengo comunque che la "caduta libera" in atto prima o poi debba finire, e mi auguro che in qualche modo si possa trovare il sistema per avviare un'inversione di tendenza.

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