sabato 6 novembre 2010

A proposito di messa in sicurezza dello Sfalassà

Da Adone Pistolesi ricevo e pubblico

In riferimento ai lavori di "messa in sicurezza" con la cementificazione del letto del torrente Sfalassà a base di rete elettrosaldata annegata nel "cls +/- ricco" è che, a norma di logica elementare, questa gettata andava protetta e rivestita con lastre di pietra lavica, per evitare l'effetto erosivo dell'acqua e dei materiali alluvionali, effetto già evidentissimo nella parte a valle della fiumara, in prossimità della foce.
Il pericolo prossimo è che questa gettata nella parte a monte, in prossimità del ponte della ferrovia, una volta "sifonato" e sollevato in una prossima piena possa fare da "tappo" allo scorrimento della fiumara, rischiando di deviare sulla sede stradale l'eventuale piena stessa, trasformando il CORSO GARIBALDI e la VIA PIZZOLO in LETTO DI TORRENTE!
A meno che, questi lavori, opportuni nelle intenzioni (ma NON ultimati) - allo scopo di velocizzare il corso delle acque alfine di evitare il deposito di materiali alluvionali in prossimità del PONTE FERROVIARIO e STRADALE - non siano stati completati solo perchè ciò era funzionale al superamento del ... PAI*!!!???
Comunque, spero vivamente di essere cattivo profeta.

* P.A.I = Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico, previsto dal DL 180/98 (Decreto Sarno). E' finalizzato alla valutazione del rischio di frana ed alluvione ai quali la Regione Calabria, per la sua specificità territoriale (730 Km di costa), ha aggiunto quello dell’erosione costiera.

Si parla di territorio e dissesto nella sezione discussioni della pagina di facebook del sito Bagnara ragioni e opinioni. (GB)

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