giovedì 12 agosto 2010

Paese che vai

Riflettevo (devo ancora capire se fa bene farlo; o forse è meglio non esagerare, di questi tempi) su uno strano costume che abbiamo da noi. Lavoro attualmente in vece di un collega, in una cittadina vicina. Bene, nessuna delle persone lì contattate mi ha posto una domanda che sia una su dove il collega sia finito, se in ferie, in malattia o altrove. Lo faccio talora qui e due su tre non perdono occasione di "scivolarmi" la fatidica curiosa domanda sul destino (che conoscono benissimo) del loro professionista di fiducia. C'era un termine nostrano per definire quest'abitudine. Impudenza, in italiano, è improprio. Aiutatemi a ricordarlo.

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